Concorrenza e Ambiente: ecco come ArcelorMittal intende convincere l’Antitrust Eu sulla validità dell’acquisizione dell’Ilva
ArcelorMittal rassicurerà l’Antirust Eu sull’acquisizione dell’Ilva. Il gruppo con sede a Lussemburgo si dice fiducioso di poter chiarire ogni aspetto dell’operazione, che secondo Bruxelles potrebbe creare problemi sul mercato sul fronte della concorrenza.
Proprio ieri Matthieu Jehl, vicepresidente di ArcelorMittal, è stato ascoltato dalla Commssione Industria del Senato.
Jehl è anche amministratore delegato di Am InvestCo, cordata attraverso la quale la multinazionale – che ne detiene l’85% - intende acquisire l’Ilva e della quale fa parte il gruppo Marcegaglia, al quale l’Antitrust Ue ha chiesto un passo indietro.
Davanti ai senatori, Jehl ha illustrato anche il piano di bonifica dell’area di Taranto, altra questione che tiene in allerta Bruxelles.
“Convinceremo l’Ue”
L’8 novembre scorso, l’Antitrust Ue aveva annunciato di aver aperto una indagine per verificare se l’operazione di acquisizione dell’Ilva da parte di ArcelorMittal garantisse il regime di libera concorrenza nell’area euro. La preoccupazione principale è che si possa verificare un aumento dei prezzi nel settore penalizzando le Pmi dell’Europa meridionale.
Nei giorni scorsi, per scongiurare una situazione del genere, Bruxelles ha chiesto al gruppo Marcegaglia di abbandonare la cordata nata per acquisire l’Ilva e alla multinazionale di cede l’impianto di Piombino.
Nel suo intervento, ieri in Commissione Industria al Senato, Jehl si è detto fiducioso di riuscire a tranquillizzare l’Ue anche se non è entrato nel dettaglio delle comunicazioni che stanno intercorrendo tra Bruxelles e lo stesso gruppo per una questione di riservatezza.
“Per una fusione di questa portata è normale un approfondimento dell’antitrust europeo. Stiamo lavorando a stretto giro con la Commissione vogliamo convincere Bruxelles della validità della nostra soluzione per Ilva. Naturalmente tutte le informazioni sono confidenziali. Al momento abbiamo assunto tutti gli impegni richiesti e continueremo a lavorare con loro”
Ha detto Jehl, che non ha voluto commentare le condizione dettate dall’Antirust per dare il via libera all’operazione almeno fino a quando non si conoscerà la decisione finale di Bruxelles.
Questione ambientale
Oltre ai timori sulla concorrenza, l’Antirust ha espresso anche serie preoccupazioni sul piano di bonifica ambientale di Taranto la cui realizzazione richiederebbe un tempo troppo lungo.
Su questo aspetto, ArcelorMittal sta cercando di accelerare i tempi per tranquillizzare anche i cittadini, gli ambientalisti e i sindacati.
Il piano di risanamento ambientale prevede complessivamente investimenti per 1,15 miliardi di euro da suddividere il circa 6 anni.
“Entro il 2020 contiamo di realizzare le coperture dei quattro parchi minerali. L’investimento prevede 365 milioni. C’è l’intesa con il ministero per avviare subito i lavori e noi siamo d’accordo”
ha detto Jehl in audizione, aggiungendo che
“L’Ilva di Taranto sarà la prima acciaieria integrata in Europa e una delle poche al mondo con una copertura dell’area delle materie prime.”
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