Secondo l’Eurostat il debito pubblico è fermo in tutta l’Eurozona al 90% del PIL nel terzo trimestre del 2012, mentre quello italiano raggiunge cifre record a quota 127,3%, seguito solo dalla Grecia che registra 152,6% (per approfondimenti leggi Debito Italia: Monti ha fallito? Si superano i 2.000 miliardi). A fronte di ciò interviene il FMI che taglia le stime di crescita sull’Italia: nel 2013 si attende un calo del PIL pari all’1%, come preannunciato già da Bankitalia.
Olivier Blanchard, capo economista del FMI ha dichiarato: “L’ottimismo è nell’aria, soprattutto nei mercati finanziari. I rischi acuti sono diminuiti ma non bisogna farsi illusioni: restano sfide considerevoli davanti a noi. La ripresa è lenta” e pare tornerà solo a partire dal 2014 quando il PIL dell’UE crescerà dell’1% e quello globale del 4,1%. Nel 2013 insomma la nube nera della recessione non abbandonerà i cieli europei.
A livello globale influirà molto la Cina, il gigante asiatico che si conferma motore dell’economia mondiale. Si prevede che il PIL cinese crescerà dell’8,2% nel 2013 e dell’8,5% nel 2014 (per approfondimenti leggi Asia VS USA: vittoria asiatica entro il 2030?).
Giappone
La notizia di ieri: la BOJ cede, deludendo gli investitori giapponesi per il legame tra misure antinflazionistiche e aumento delle prese di beneficio. La Borsa di Tokyo chiude con il terzo ribasso consecutivo a quota -2,1%.
USA
In attesa del voto sul tetto del debito, Wall Street apre la seduta sopra la parità con il Dow Jones e il Nasdaq a +0,3%.
Europa
I dati dell’Eurostat e l’intervento del FMI gettano nell’incertezza i listini europei che chiudono misti con il rialzo del Ftse100 di Londra dello 0,30% e il Dax di Francoforte dello 0,15% da una parte e il ribasso di Parigi e Madrid che cedono, rispettivamente, lo 0,39% e lo 0,11%.
Piazza Affari
Dopo aver vestito la maglia rosa ieri Piazza Affari oggi si tinge di nero. E’ la peggiore d’Europa con l’indice Ftse Mib che lascia sul terreno lo 0,77% e l’All Share che registra -0,68%. Lo spread sale a 264 punti.
Male il comparto bancario
Sulla Borsa di Milano pesa il crollo di Mps a causa dello scandalo sui derivati, che ha costretto Giuseppe Mussari alle dimissioni da presidente dell’Abi. Il comparto bancario trascina giù la Borsa. Sulla performance negativa incidono anche UBI Banca, Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Male anche Finmeccanica a causa del probabile nulla di fatto del cda rispetto alla situazione di Ansaldo Energia.
Tra i rialzi buona la prova di Tenaris e Autogrill, sulla scia delle indiscrezioni che annunciano una scissione delle attività duty free da quelle food&beverage ben vista dai mercati.
I rialzi
| Nome | Tenaris | Autogrill | Campari | Pirelli | Saipem |
| Variabile | +1,67% | +1,59% | +1,46% | +1,35% | +1,29% |
I ribassi
| Nome | Mps | Ubi Banca | Banco Popolare | Finmeccanica | Banca Pop Milano |
| Variabile | -8,43% | -4,14% | -4,11% | -3,15% | -3,15% |
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