Il Covid tornerà in inverno? La risposta dell’esperto

E. C.

05/06/2021

17/05/2022 - 14:55

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L’inverno del 2020 è stato drammatico per il Covid-19. A più di un anno dall’inizio della pandemia, una delle domande più terrificanti riguarda proprio la fine dell’estate: tornerà il Covid in inverno? Ecco cosa dice l’esperto.

Il Covid tornerà in inverno? La risposta dell’esperto

L’avvicinarsi dell’estate ci fa sembrare di essere in un periodo di tregua, ma una delle domande che più ci attanaglia in merito alla pandemia da Sars-CoV-2 riguarda la fine della stagione estiva e, in particolare, il calo delle temperature: il Covid tornerà in inverno?

Purtroppo, non si può certo prevedere con assoluta certezza l’imminente futuro, ma alcune stime sono già possibili e anche abbastanza concrete: ecco cosa dice l’esperto.

Chi è l’esperto

A parlare e a rispondere alla domanda è Franco Locatelli, medico e accademico italiano a capo del Consiglio superiore di Sanità da febbraio 2019 e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico da marzo di quest’anno.

Secondo il coordinatore del Cts, i dati inerenti la pandemia sono ormai da considerarsi consolidati nella direzione di una “marcatissima riduzione di nuovi casi” che è la cosa che più conta se si parla di forme gravi e fatali di Sars-CoV-2.

Il Covid tornerà in inverno?

Secondo il parere del capo del Consiglio superiore di Sanità, la risposta a questa domanda potrebbe essere negativa: quindi, il Covid non tornerà in inverno (se tutta la popolazione continuerà a fare attenzione).

Questo è quanto Locatelli dichiara durante un’intervista al quotidiano Repubblica, rimarcando con positività che - a quanto dicono le stime - “il prossimo autunno non sarà come quello che abbiamo vissuto nel 2020”.

Il coordinatore del Cts, però, ricorda anche che bisogna continuare ad avere responsabilità e prudenza perché l’obiettivo diventi davvero realtà. Infatti - sempre secondo le parole del capo del Consiglio superiore di Sanità - non continuare ad avere prudenza ora significherebbe contribuire a vanificare la campagna vaccinale.

Perché il Covid non tornerà in inverno

È proprio nella buona riuscita della campagna vaccinale che si individua quella che sarebbe la “svolta” affinché il Covid non torni in inverno. Infatti, ad oggi il 40% della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 21% ha completato l’intero ciclo vaccinale.

Questo significa che, con buona prospettiva, per l’inverno non dovremmo ritrovarci in una situazione drammatica come quella che abbiamo vissuto nel 2020, anzi: con i ritmi che la campagna vaccinale sta avendo, al momento c’è forte positività per l’inverno 2021.

Aspettare per le aperture ha ripagato sui numeri dei contagi

Per quanto concerne le riaperture, “evidentemente il rischio ragionato col quale sono state progettate” non era poi “così poco solido” come qualcuno aveva additato, dice Locatelli.

I dati sono senza dubbio positivi: tra i più significativi c’è l’incidenza cumulativa, un fattore che si è ridotto considerevolmente nell’ultimo periodo.

Infatti, ad oggi, i casi di Covid sono 32 ogni 100mila abitanti ogni settimana.

Anche i ricoveri nei reparti per le terapie intensive sono in drastico calo. Oggi, continua il coordinatore del Cts, i casi in ingresso in terapia intensiva non raggiungono più gli oltre 3.000 dello scorso anno.

E le varianti Covid?

Locatelli dichiara che per quanto riguarda le varianti del Covid, la strategia è agire per tempo con il compimento della campagna vaccinale.

Il pericolo delle varianti - continua il coordinatore del Cts - può essere contenuto proprio col vaccino: “i vaccini quanto meno controllano” le varianti, dice e questa è “un’evidenza”.

Per di più, i vaccini prevengono in ogni caso dal presentarsi di forme della malattia più gravi, qualunque sia la tipologia di variante.

L’obbligo della mascherina

Sui vaccini, continua Locatelli, il Paese sembra dare una buona e pronta risposta e la volontà riscontrata per accedere alla campagna vaccinale in corso è davvero tanta. Questo è un fattore positivo senza dubbio, ma per la mascherina andrà fatto un percorso di tipo graduale.

Anche se le persone hanno desiderio di “emanciparsi” da quest’oggetto nuovo per la quotidianità, per fare in modo che il Covid non torni durante il prossimo inverno, bisogna continuare con la prudenza in estate. “Aspettiamo ancora un mese, un mese e mezzo” per la mascherina; poi si vedrà.

Locatelli - basandosi sui numeri - si dice, però, ottimista: con mascherina, campagna vaccinale sempre più rapida e adesioni sempre più ampie e attenzione di tutti gli italiani, in inverno il Covid non tornerà.

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# Virus

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