IVA, regime del margine: come funziona? Ecco la guida

Valentina Pennacchio

17/06/2013

17/06/2013 - 12:01

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IVA, regime del margine: come funziona? Ecco la guida

Il regime del margine è un regime speciale IVA che viene applicato a determinate categorie di contribuenti, ovvero coloro che abitualmente si occupano di commercio al dettaglio, all’ingrosso o in forma ambulante di beni mobili usati, antiquariato, oggetti d’arte o da collezione.

All’atto dell’acquisto, questi contribuenti non subiscono la rivalsa dell’imposta per cui devono sottostare a regole specifiche per determinare l’IVA dovuta. A differenza del regime ordinario, in quello del margine il bene è totalmente assoggettato all’IVA solo una volta (prima cessione) e nelle successive solo se risulta un margine positivo.

Per quanto riguarda i soggetti interessati, il regime del margine viene applicato anche alle cessioni eseguite dagli esercenti agenzie di vendite all’asta, che, in base a specifici contratti di commissione, agiscono per proprio conto e per conto delle differenti categorie di committenti.

Tuttavia, detti beni devono essere già tassati definitivamente, ovvero acquistati da:

  • privato, sia all’interno dello Stato che dell’UE;
  • soggetto passivo, che non ha potuto detrarre all’atto d’acquisto l’imposta;
  • soggetto passivo comunitario in regime di esonero nel proprio Stato;
  • soggetto passivo d’imposta che abbia assoggettato l’operazione al regime del margine.

Il regime del margine comporta l’indetraibilità dell’IVA sugli acquisti, anche intracomunitari, e sull’importazione di beni usati, nonchè sulle eventuali spese accessorie e/o di riparazione.

Regime del margine: come funziona?

Il regime del margine prevede 3 diversi modi di calcolo e applicazione dell’IVA:

  • regime analitico;
  • regime forfetario;
  • metodo globale.

Nel regime analitico la base imponibile per calcolare l’IVA viene individuata per ogni operazione dalla differenza tra il corrispettivo della vendita (IVA inclusa) ed il prezzo d’acquisto del bene (certificato da un documento contabile), inclusi eventuali costi accessori o inerenti a riparazioni (comprensivi di IVA). In sintesi:

Corrispettivo di vendita comprensivo di IVA – (Prezzo di acquisto + Eventuali spese)

I costi relativi all’acquisto devono essere computati al lordo dell’imposta, che viene calcolata solo sulla differenza di segno positivo. Quindi, se la differenza è negativa, il margine è pari a 0 e non è dovuta alcuna imposta.

Del regime analitico fanno parte tutti i contribuenti che effettuano cessioni di beni usati, anche occasionalmente e non professionalmente. Sono invece escluse le cessioni intracomunitarie di mezzi di trasporto immatricolarti da non oltre 6 mesi o con Km 6.000 perché sono considerati beni nuovi.

Nel regime forfetario il margine su cui viene individuata l’imposta è calcolato mediante l’applicazione di una percentuale predeterminata al prezzo di vendita e variabile in base al bene:

  • 60% per le cessioni di oggetti di arte dei quali non è verificabile, o è irrilevante o assente, il prezzo d’acquisto;
  • 50% per i soggetti che praticano attività di commercio ambulante (ad esclusione dei prodotti editoriali di antiquariato);
  • 50% del prezzo di vendita per cessioni di parti o pezzi di ricambio di automezzi o apparecchiature elettromeccaniche, nonché di libri di antiquariato ceduti in sede fissa;
  • 25% per prodotti editoriali, esclusi quelli di antiquariato;
  • 25% del prezzo di vendita per prodotti editoriali di antiquariato ceduti da ambulanti.

In tal caso l’IVA si calcola:

Corrispettivo di vendita comprensivo di IVA * % di forfetizzazione

Il regime globale si applica solo alle seguenti attività di commercio (ad esclusioni delle attività praticate in forma ambulante):

  • veicoli terrestri a motore usati;
  • francobolli;
  • monete e/o altri oggetti da collezione;
  • pezzi di ricambio ottenuti mediante la demolizione di mezzi di trasporto o apparecchiature elettromeccaniche;
  • confezioni di materie tessili e prodotti di abbigliamento, inclusi quelli accessori;
  • beni comprati per masse come compendio unitario e con prezzo indistinto;
  • libri;
  • qualsiasi altro bene con costo inferiore a € 516,46.

La base imponibile è individuata come per il margine analitico, ma non per singola operazione, quanto per masse di operazioni, eseguite periodicamente (mese/trimestre). L’IVA viene calcolata sulla differenza tra il volume complessivo delle cessioni e il totale degli acquisti, comprensivi di spese accessorie e di riparazione. Se il margine è negativo e l’ammontare degli acquisti supera quello delle vendite, l’eccedenza viene computata nella liquidazione del successivo periodo.

Se le cessioni effettuate riguardano beni soggetti ad aliquote diverse, occorre eseguire la ventilazione del margine in base al rapporto tra i corrispettivi assoggettai alla medesima aliquota rispetto all’ammontare complessivo dei corrispettivi.

Regime del margine: fatturazione

I contribuenti che applicano il regime del margine devono indicare nell’eventuale fattura che si tratta di operazioni soggette al regime di cui all’art. 36 del DL n. 41/1995, nonché il corrispettivo comprensivo dell’imposta.

La fattura deve essere obbligatoriamente emessa, con esposizione dell’IVA e anche se il cedente è esonerato dall’obbligo di fatturazione, per le cessioni che rientrano nel regime del margine, ma assoggettate per opzione ad imposta nei modi ordinari.

Il passaggio a questi ultimi è possibile per i contribuenti che operano nel regime del margine analitico o forfetario per ogni singola cessione. L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione di inizio attività o annuale inerente all’anno in cui l’operazione interessata dalla scelta di passaggio del regime viene effettuata. In tal caso l’IVA inerente alle spese accessorie potrà essere portata in detrazione esclusivamente al momento della rivendita dei beni stessi.

Ai fini del passaggio di regime, specifichiamo anche che i contribuenti del regime globale possono optare per quello analitico. Tuttavia, in questo caso l’opzione riguarda l’intera attività, non ogni singola cessione, e ha validità per un triennio.

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