Arrivano dal Premier i primi chiarimenti sui contenuti della legge di Stabilità: taglio all’IRAP e al cuneo fiscale attraverso la spending rewiew.
Dopo il vertice di Palazzo Chigi è stato il salotto di Porta a Porta l’occasione scelta dal Premier per presentare le prime, importanti, anticipazioni sulla Legge di Stabilità 2015, il provvedimento allo studio del Ministero dell’Economia che dovrebbe vedere la luce intorno alla metà di Ottobre.
I chiarimenti più importanti, trapelati dalla registrazione del programma televisivo, riguardano le prossime mosse del governo in termini di mercato del lavoro e di incentivi alle imprese, come anche le scelte relative al delicato capitolo della spending rewiew.
Per quanto riguarda i macrodati forniti il Premier ha affermato che negli ultimi mesi del 2014, il PIL italiano si aggirerà intorno allo zero e che nel 2015 dovranno essere ottenuti circa 20 miliardi dall’azione di revisione di spesa pubblica. Si tratta delle meglio conosciute coperture che dovrebbero assicurare il rispetto del tetto del 3% nel rapporto deficit/PIL, come richiesto dai Patti di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea, e dovrebbero consentire di avviare un piano di aiuti a famiglie e imprese e investimenti in settori strategici.
IRAP e Cuneo Fiscale
Il pacchetto di misure ritenuto più urgente è sicuramente quello riguardante gli incentivi alle imprese. Anche se non sono state ancora chiaramente definite le modalità con cui saranno agevolate le imprese, Matteo Renzi ha sostenuto che
“nella legge di stabilità avremo un’ulteriore diminuzione di tasse sul lavoro. Ci sono varie ipotesi sui modi, (…) sia la soluzione Irap che la soluzione contributiva hanno pro e contro”
Più nello specifico, dei 20 miliardi che il governo conta di recuperare dalla spending rewiew sono 2,4 quelli che andrebbero destinati agli incentivi per le imprese: potrebbero essere sufficienti per tagliare del 10% la tanto vituperata tassa regionale sulle attività produttive oppure per tagliare il costo del lavoro, riducendo il cuneo fiscale.
Scuola e Bonus 80 euro
Un altro miliardo tra i 20 ottenuti dalla spending rewiew dovrebbe essere destinato al mondo della scuola: come è stato annunciato pochi giorni fa, anche in questo settore le voci di spesa dovrebbe essere, almeno teoricamente, parecchie: dall’edilizia scolastica, alla stabilizzazione dei precari, fino alla banda larga nelle scuole.
Le coperture che dovrebbero essere garantite dalla spending rewiew serviranno anche a rendere definitivo il bonus da 80 euro, per i contribuenti che lo hanno già ottenuto, anche se rimane in bilico un eventuale allargamento della platea.
Altra serie di interventi che è stata messa in cantiere è quella riguardante l’abbassamento delle tasse o, alternativamente, investimenti in settori chiave dell’economia reale.
Spending Rewiew
Per quanto riguarda i tagli alla spesa, una questione affrontata nel vertice di Palazzo Chigi in cui erano presenti anche il ministro dell’Economia Padoan e il Commissario alla Spending Rewiew Carlo Cottarelli, è stata già segnalata da alcuni analisti, la difficoltà di reperire una cifra di 20 miliardi di euro. Quel che è certo, per ora, è che non è nelle intenzioni del Premier l’applicazione di tagli lineari alla spesa. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre la spesa di ogni ministero del 3%, individuando in modo collegiale, in sede di Consiglio dei Ministri, il metodo più adatto per arrivare alla soglia di risparmio fissata, una soglia che ha destato già preoccupazioni e mugugni, come ha ben dimostrato la reazione del ministro Lorenzin che ha subito sottolineato l’impossibilità di mettere in campo tagli così consistenti e la preferenza per una strategia di riordino della spesa.
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