La Legge di Stabilità ha introdotto una serie di novità per i soggetti IRAP, ecco quali sono e le aliquote 2015 da usare per il calcolo.
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una serie di novità per i soggetti IRAP:
- integrale deducibilità del costo del lavoro dipendente a tempo indeterminato (per i contribuenti con periodo d’imposta che coincide con l’anno solare);
- credito d’imposta per coloro che non hanno lavoratori dipendenti;
- ripristino, per il 2014, delle aliquote applicate l’anno precedente.
IRAP: aliquote 2015
Nel 2015 i contribuenti, ai fini della dichiarazione dei redditi, dovranno calcolare l’IRAP con le aliquote in vigore nel 2013, per effetto dell’abrogazione delle disposizioni dell’art. 2 del decreto legge n. 66/2014, che aveva stabilito una riduzione del 10% delle aliquote IRAP dal 2014.
Ecco quindi le aliquote IRAP 2015:
- per la generalità dei soggetti passivi, il 3,9%;
- per le società di capitali e gli enti commerciali titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pubbliche, diverse da quelle aventi a oggetto la costruzione e la gestione di autostrade e trafori, il 4,20%;
- per le banche e gli altri soggetti finanziari, il 4,65%;
- per le imprese di assicurazione, il 5,90%;
- per i soggetti che operano nel settore agricolo e per le cooperative di piccola pesca e loro consorzi, l’1,90%.
Tuttavia sono fatti salvi gli effetti prodotti dalla norma che, ai fini della determinazione dell’acconto 2014, stabiliva, nei casi di metodo previsionale, la possibilità di applicare le apposite aliquote ridotte intermedie:
- 3,75%, per la generalità dei soggetti passivi
- 4%, per le società di capitali e gli enti commerciali titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pubbliche
- 4,50%, per le banche e gli altri soggetti finanziari
- 5,70%, per le imprese di assicurazione
- 1,80%, per i soggetti che operano nel settore agricolo e le cooperative di piccola pesca e loro consorzi.
Sull’IRAP leggi il Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 «Istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell’Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali».
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