62-68 dollari per azione. Questo il prezzo indicativo assegnato all’IPO di Lyft. Con la quotazione, la capitalizzazione della società del “ridesharing” dovrebbe superare i 20 miliardi.
2,1 miliardi di dollari. Questo l’introito previsto dall’offerta pubblica di Lyft e contenuto nei documenti depositati presso la statunitense Securities and Exchange Commission, l’ente che si occupa della vigilanza dei mercati. Nel complesso, la capitalizzazione complessiva della società del “ridesharing” dovrebbe superare i 20 miliardi di dollari.
Ci si attende una buona accoglienza: la società di San Francisco ha fissato il prezzo indicativo a 62-68 dollari per azione. A inizio 2016 si parlava di una valutazione di 15 dollari per azione, a fine 2018 di circa 36 dollari.
Perdite di Lyft potrebbero crescere ancora
Fondata nel 2012, oggi Lyft opera in oltre 300 città in Stati Uniti e Canada. L’ultimo bilancio si è chiuso con ricavi per 2,16 miliardi di dollari e una perdita di 911,3 milioni di dollari. Un anno prima, il fatturato si era attestato a 528 milioni mentre l’ultima riga di conto economico aveva segnato un rosso di 688 milioni.
Le perdite, ha messo in guardia la società fondata nel 2012 da Logan Green e John Zimmer, potrebbero continuare a crescere.
Partito il roadshow, le negoziazioni delle azioni Lyft sul Nasdaq potrebbe iniziare entro la fine del mese. Nel corso del roadshow, il coordinatore globale organizza gli incontri con i rappresentanti della comunità finanziaria, presenta l’offerta e raccoglie, di concerto con l’underwriter, le potenziali adesioni da parte degli investitori istituzionali (book building).
A seguito dell’IPO, Green e Zimmer, il primo ricopre la carica di Chief executive, il secondo è il presidente di Lyft, deterranno il 48,8 del capitale della società che scambierà sul Nasdaq con il simbolo “LYFT”.
Non solo Lyft e Uber
I prossimi mesi a Wall Street si annunciano particolarmente frizzanti sul front offerte iniziali. Dopo quella di Lyft, dovremmo assistere anche all’IPO di Uber, la cui valutazione potrebbe arrivare a 100 miliardi di dollari (IPO: Lyft supera Uber per la quotazione al Nasdaq).
In dirittura d’arrivo anche i processi che porteranno alla quotazione di colossi della Silicon Valley del calibro di Pinterest, Slack Technologies, Palantir Technologies, Robinhood e Airbnb.
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