“La crisi dell’eurozona è finita”, lo ha detto il presidente francese Francois Hollande cercando di rassicurare gli investitori asiatici durante una visita in Giappone.
Crisi davvero finita?
"Qui in Giappone bisogna capire che la crisi in Europa è finita", ha detto. "E che possiamo lavorare insieme, Francia e Giappone, per aprire nuove porte per il progresso economico”.
“L’Europa ha bisogno di porre maggiormente l’accento sull’adozione di misure per promuovere la crescita e la competitività, in modo da poter avere una presenza migliore nel mondo", ha aggiunto.
Hollande, il leader socialista che ha spodestato Nicolas Sarkozy, non è il primo leader europeo a dichiarare la fine della crisi. L’anno scorso il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy aveva detto "il peggio per l’euro è passato”.
Punto della situazione
I mercati sono ora anche meno preoccupati per la situazione nella regione della moneta comune. Un analista ha recentemente suggerito di parlare di "Greecovery" - recupero greco – che potrebbe ora sostituire il vecchio termine "Grexit", il quale indicava al contrario l’uscita della Grecia dall’euro.
Mentre si è ritirata la minaccia imminente di un paese costretto a lasciare la moneta unica, la regione tuttavia rimane ancora impantanata in recessione.
L’economia collettiva della zona euro si è contratta per sei trimestri consecutivi e la disoccupazione ha raggiunto il 12.2%, il livello più alto da quando l’euro è stato istituito nel 1999.
Alcuni sospettano che le tensioni potrebbero riaccendersi dopo le elezioni nazionali della Germania nel mese di settembre, quando i politici saranno più preparati per affrontare i problemi economici della zona.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: The Telegraph |
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