Gli effetti della trade war sono ormai tangibili e Donald Trump gioisce per i dati di Agosto: ma quali effetti sul lungo termine?
Ormai è ampiamente evidente il crollo del commercio fra USA e Cina. L’ultima tornata di dazi è entrata in vigore da poco più di una settimana, ma gli effetti di quella precedente sono già tangibili. Ad Agosto, l’import di merci statunitensi è diminuito del 22% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, a quota 10,3 miliardi di dollari. Affonda l’export di beni e prodotti cinesi, con un calo del 16% a 44,4 miliardi di dollari. Ma il dato che più fa gioire Trump è la picchiata del disavanzo commerciale dell’ultimo mese.
Crolla commercio USA-Cina
La pressione costante di Donald Trump si fa sentire. Lo scorso mese, Pechino ha deciso di reagire ai dazi statunitensi con $75 miliardi di nuovi dazi su beni americani. Washington, a quel punto, aveva risposto duramente, con aumento complessivo di tariffe del 5% sulla totalità dei prodotti cinesi a partire dal primo Settembre.
La vicenda è preoccupante perché le due economie sono interconnesse: la Cina è il terzo mercato degli Stati Uniti, e gli USA sono il primo mercato della Cina. Le più grandi aziende tecnologiche statunitensi, come Qualcomm, stanno ancora aspettando il permesso della Casa Bianca per commerciare con Pechino.
Guerra dei dazi, rapporti USA-Cina in Agosto
A ogni piccolo colpo di scena di questa guerra commerciale, le Borse di tutto il globo hanno tremato, complici anche altre due situazioni molto incerte, ovvero quella di Germaniae Gran Bretagna.
Nonostante - o forse proprio a causa di - l’escalation, le due più grandi potenze mondiali hanno annunciato la ripresa dei negoziati, dopo il fallimento di quelli di Luglio. Le due delegazioni dovrebbero ricominciare a metà settembre i colloqui, resi ancora più necessari dagli ultimi dati di Agosto.
Mentre le due parti si preparano al prossimo round, l’export cinese verso gli Stati Uniti è calato dell’1%. Il surplus commerciale della Cina nei confronti degli USA, poi, è precipitato a 34,83 miliardi di dollari dai 44,58 miliardi del mese precedente. Le importazioni hanno mantenuto una serie discendente di quattro mesi a 5,6%.
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