Guerra commerciale e caso Huawei: Qualcomm, Intel e Broadcom penalizzati a WS

Ufficio Studi Money.it

20 Maggio 2019 - 14:50

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Dopo Google, anche Qualcomm, Intel e Broadcom hanno deciso di sospendere gli accordi con il colosso asiatico Huawei. Si inasprisce così la tensione commerciale tra Usa e Cina, con un accordo che sembra sempre più distante

Guerra commerciale e caso Huawei: Qualcomm, Intel e Broadcom penalizzati a WS

La settimana inizia all’insegna delle forti tensioni sul fronte commerciale. Nella notte infatti, Google avrebbe deciso di sospendere Android e di limitare l’uso delle sue applicazioni sui prodotti Huawei (per approfondire).

La scelta è stata presa in virtù del decreto anti-Huawei firmato dal Presidente statunitense, Donald Trump. Questo ban di fatto impedisce alle società statunitensi di utilizzare apparecchiature di telecomunicazione fornite da avversari stranieri. Il motivo di tale decisione è da ricercarsi nei rischi inaccettabili per la sicurezza nazionale.

Dopo Google, anche altre società hanno deciso di sospendere gli accordi con il secondo produttore di smartphones a livello mondiale. È proprio su queste ultime aziende che si concentrerà il nostro focus odierno:

  • Qualcomm: la società ha deciso di sospendere le forniture di chip a Huawei. Nel pre-market, il titolo sta lasciando sul terreno oltre i 4 punti percentuali. Dal punto di vista tecnico, le quotazioni stanno proseguendo la correzione iniziata lo scorso 10 maggio, dopo un rally che ha fatto guadagnare ai corsi più del 78% dal febbraio 2019. I compratori potrebbero ora sfruttare le attuali discese per riprendere gli acquisti e segnare nuovi top storici, al momento posti a 90,34 dollari.
  • Intel: in linea con altri produttori di chip, anche questa società ha deciso di sospendere le forniture di hardware e software a Huawei. Nel pre-borsa le quotazioni stanno cedendo il 2,25%, che graficamente si traduce in una potenziale violazione del supporto a 42,67 dollari. In caso di breakout di questa zona, i venditori potrebbero incrementare la pressione fino ai 37,70 dollari per azione.
  • Broadcom: anche questa azienda si è adeguata alla decisione del ban di Trump tagliando le forniture a Huawei. Dal punto di vista grafico, con i ribassi del pre-market, che si attestano al -4,79%, i corsi della quotata hanno violato la linea di tendenza disegnata con i minimi del 29 ottobre 2018 e quelli del 7 gennaio 2019. Sebbene il trend resti rialzista, i corsi potrebbero quindi aver bisogno di un ritracciamento, così come segnalato dalla figura di double top in area di massimi storici, a 323,20 dollari. Eventuali supporti sono da ricercarsi nella zona dei 260-250 dollari.

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