Green pass, obbligo al lavoro: cosa cambia dal 15 febbraio e per chi

Teresa Maddonni

3 Febbraio 2022 - 19:17

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Il green pass rafforzato diventa obbligatorio al lavoro dal 15 febbraio per nuove categorie di lavoratori. Vediamo per chi, rischi e sanzioni.

Green pass, obbligo al lavoro: cosa cambia dal 15 febbraio e per chi

Green pass obbligatorio al lavoro: cosa cambia dal 15 febbraio? Parliamo del green pass rafforzato, quello che si ottiene solo con la vaccinazione o se si è guariti dal Covid, che dal 15 febbraio diventa obbligatorio per alcuni lavoratori, non per tutti quindi.

Il green pass rafforzato al lavoro dal 15 febbraio presuppone l’obbligo vaccinale che è scattato infatti dal 1° febbraio per i cittadini che hanno più di 50 anni di età. Si tratta di fatto di categorie di cittadini e lavoratori che si aggiungono a quelle per le quali già vige da mesi l’obbligo vaccinale.

Alla luce di quanto accennato è fondamentale pertanto fare una distinzione con il green pass base, quello che si ottiene quindi anche solo con un tampone negativo.

Vediamo allora per chi scatta l’obbligo di green pass rafforzato al lavoro dal 15 febbraio, cosa cambia nel dettaglio e cosa si rischia.

Green pass: al lavoro obbligo per gli over 50 dal 15 febbraio

Green pass rafforzato con obbligo al lavoro per gli over 50 a partire dal 15 febbraio. Non si tratta più solo di categorie di dipendenti pubblici e privati, perché a essere interessati dal super green pass obbligatorio sul luogo di lavoro saranno tutti i lavoratori con 50 anni o più, i quali non potranno più contare solo sul semplice tampone.

Dal 1° febbraio infatti è scattato l’obbligo di vaccino proprio per gli over 50 che dal 15 febbraio potranno recarsi quindi sul posto di lavoro solo se avranno iniziato o completato il ciclo vaccinale.

L’obbligo di vaccino dal 1° febbraio, lo ricordiamo, scatta per gli over 50 che a quella data non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario o che comunque non lo abbiano completato entro i termini stabiliti da Ministero della Salute e per coloro che al 1° gennaio non abbiano effettuato la dose di richiamo entro la scadenza prevista per il green pass.

Dal 1° febbraio scatta quindi la multa di 100 euro per gli over 50 che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale, mentre dal 15 febbraio tutti i lavoratori che rientrano in quella fascia d’età sono tenuti a esibire il super green pass al lavoro. L’obbligo vaccinale è previsto fino al 15 giugno 2022 anche per coloro che compiranno 50 anni entro quella data.

Resta comunque dal 15 febbraio la possibilità per i lavoratori under 50 di accedere al luogo di lavoro con il green pass base, quello che si ottiene per vaccinazione, guarigione, ma anche con il test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.

L’obbligo di vaccino, e quindi di green pass rafforzato al lavoro, è stato introdotto già dal 15 dicembre per il personale della scuola, docenti e ATA. Ancora sono soggetti a obbligo vaccinale da tempo:

  • il personale amministrativo della sanità, anche delle RSA;
  • forze di polizia, compresa la polizia penitenziaria;
  • personale del soccorso pubblico.

Medici e infermieri invece sono stati i primi a essere interessati all’obbligo vaccinale a ridosso delle prime somministrazioni quasi un anno fa.

Green pass rafforzato e obbligo al lavoro: cosa si rischia dal 15 febbraio

Se da qualche giorno gli over 50 rischiano una multa di 100 euro se non hanno avviato il ciclo vaccinale, dal 15 febbraio gli stessi con l’obbligo di green pass rafforzato potrebbero perdere e spendere molto di più.

Coloro che non si presenteranno al lavoro con il green pass rafforzato saranno considerati assenti ingiustificati, pertanto non potranno prestare servizio e verrà loro sospeso lo stipendio. Il posto di lavoro viene conservato e non vengono introdotte sanzioni disciplinari.

Coloro che non possono sottoporsi alla vaccinazione, e che quindi non sono obbligati a mostrare il green pass rafforzato, dal 15 febbraio sono adibiti a diversa mansione per evitare il rischio di contagio.

I lavoratori over 50 inadempienti che dal prossimo 15 febbraio si presenteranno senza green pass rafforzato al lavoro, e presteranno comunque servizio, rischiano una multa che va dai 600 ai 1.500 euro. I controlli al solito spettano ai datori di lavoro pubblici e privati.

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