Green pass lavoro, per chi è senza scatta il licenziamento: ecco quando

Teresa Maddonni

20 Ottobre 2021 - 18:13

In quali casi la mancanza di green pass al lavoro obbligatorio può far scattare il licenziamento del lavoratore inadempiente? A stabilirlo è lo stesso decreto del governo. Vediamolo nel dettaglio.

Green pass lavoro, per chi è senza scatta il licenziamento: ecco quando

Il green pass al lavoro è obbligatorio e per chi è senza può anche scattare il licenziamento.

Il licenziamento per chi è senza green pass al lavoro ovviamente non è sempre previsto dal momento che il decreto n.127/2021, come anche le FAQ del governo, chiariscono che il lavoratore dipendente pubblico o privato senza certificazione verde deve essere sì considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma conserva il posto di lavoro.

Diversa tuttavia è la situazione in cui il lavoratore senza green pass si presenta al lavoro e presta servizio sottraendosi ai controlli, che possono avvenire anche a campione, incorrendo in conseguenze disciplinari per violazione del regolamento aziendale. Le sanzioni disciplinari possono andare dal richiamo verbale al licenziamento. Vediamo nel dettaglio quando è previsto.

Green pass lavoro: quando scatta il licenziamento per chi è senza

Per chi è senza green pass al lavoro scatta il licenziamento in determinate circostanza come facilmente intuibile dal decreto che ha introdotto la misura il n.127/2021. Ma andiamo per gradi.

Sono due le eventualità che si possono verificare per il lavoratore che si presenta al lavoro senza green pass, che sia esso del settore pubblico o privato e nel dettaglio:

  • il lavoratore senza green pass al lavoro non può accedervi e viene considerato assente ingiustificato senza diritto allo stipendio, altra retribuzione o emolumento. Lo stesso conserva il posto di lavoro e quindi non viene licenziato;
  • il dipendente lavora senza green pass e scoperto viene denunciato dal datore di lavoro al Prefetto subendo una sanzione amministrativa che può andare dai 600 ai 1.500 euro. La violazione dell’obbligo di green pass con l’accesso al luogo di lavoro senza la certificazione verde non solo fa scattare la multa ma anche delle “conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore”.

Tra le sanzioni disciplinari in questo secondo caso, in violazione del regolamento aziendale quindi, per il lavoratore senza green pass sul luogo di lavoro può esservi il licenziamento. Il regolamento aziendale nel quale rientrano, secondo il decreto in vigore, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche del green pass al lavoro.

Green pass lavoro: licenziamento con procedimento disciplinare

Il licenziamento per il lavoratore senza green pass al lavoro può scattare quando c’è un procedimento disciplinare quando quindi costui, entrando al lavoro senza la certificazione verde, va contro il regolamento.

Il procedimento disciplinare infatti nel settore privato si configura in una sanzione che può andare dal richiamo verbale fino al licenziamento (occorre sempre in ogni caso far riferimento anche al CCNL).

Dunque la violazione dell’obbligo di green pass prestando servizio determina, con segnalazione al Prefetto da parte del datore di lavoro, non solo la multa, ma anche la sanzione disciplinare che nei casi più gravi potrebbe tramutarsi in licenziamento.

In ogni caso è molto difficile che oggi, con l’obbligo di green pass in vigore, si possa andare a determinare una situazione come quella illustrata.

Il lavoratore senza green pass può non presentarsi al lavoro e rimediare poi vaccinandosi o effettuando un tampone. Molti potrebbero anche, per non perdere lo stipendio, tentare la strada della falsa malattia commettendo tuttavia un illecito e rischiando anche il penale.

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