Il green pass senza vaccino ottenuto con il tampone potrebbe scadere durante l’orario di lavoro. Il lavoratore deve essere allontanato dal posto di lavoro? Cosa rischia in questo caso?
Green pass al lavoro con tampone: cosa succede se la sua validità scade durante l’orario di lavoro?
Una domanda che alcuni lavoratori non vaccinati e che si recano al lavoro con il green pass ottenuto con il tampone potrebbero porsi.
Da oggi 15 ottobre scatta l’obbligo di green pass su tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati. I lavoratori sono tenuti all’ingresso dell’azienda o dell’ufficio a mostrare il green pass altrimenti vengono considerati assenti ingiustificati con sospensione dello stipendio.
A rispondere alla domanda sulle conseguenze per il lavoratore che possiede un green pass con tampone che scade durante l’orario di lavoro è lo stesso governo. Vediamolo nel dettaglio.
Green pass con tampone: ecco cosa succede se scade durante l’orario di lavoro
Il green pass senza vaccino ottenuto con il tampone scade durante l’orario di lavoro, cosa succede al lavoratore? Viene sanzionato o allontanato dal posto di lavoro ora che vige l’obbligo di green pass?
La risposta del governo è nelle FAQ aggiornate dopo la pubblicazione dei Dpcm firmati in settimana da Draghi per le regole sul green pass obbligatorio.
Il legislatore chiarisce quindi che “il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore”.
Ricordiamo che il green pass per accedere al lavoro e a tante altre attività si ottiene:
- a 15 giorni dalla prima dose di vaccino e fino alla data del richiamo. Dopo la seconda dose e per i successivi 12 mesi;
- con tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. 72 ore in caso di molecolare;
- se si è guariti dal Covid entro i 6 mesi precedenti.
Il governo sempre nelle FAQ ricorda che “per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, sarà possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.”
Green pass con tampone al lavoro: cosa si rischia?
Il lavoratore che si presenta al lavoro con il green pass ottenuto con tampone, ma che scade durante il servizio, non rischia nulla.
Rischia se il giorno successivo si presenta al lavoro senza green pass. Il lavoratore che infatti non ha il green pass all’accesso sul luogo di lavoro viene considerato assente ingiustificato. Viene sospeso lo stipendio e ogni altra retribuzione o emolumento.
Chi si introduce al lavoro senza green pass e presta servizio, se viene sorpreso nella posizione illecita durante il controllo effettuato dal datore di lavoro o da un suo delegato, può incorrere in una sanzione amministrativa che può andare dai 600 ai 1.500 euro. Anche per chi non effettua i controlli è prevista una multa che va dai 400 ai 1.000 euro.
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