L’evasione fiscale è da sempre uno dei problemi più gravi dell’economia greca, oggi più che mai con la minaccia di una crisi di liquidità. Grecia solvente solo fino al 20 aprile.
La Grecia potrà continuare a pagare stipendi e pensioni fino al 20 aprile usando i prestiti a breve delle aziende pubbliche.
Anche se con difficoltà la Grecia potrà continuare a farcela per ancora un mese scarso, usando i prestiti a breve delle aziende pubbliche.
Se entro il 20 aprile non ci sarà un nuovo intervento da parte dei suoi creditori, in primo luogo di Bruxelles, la Grecia resterà senza liquidità.
In grave crisi di liquidità, il governo greco - dal 25 gennaio guidato da Alexis Tsipras - spera di convincere chi ha pendenze col fisco a mettersi in regola prima di varare le misure anti-evasione che presumibilmente faranno parte della lista di riforme che verrà sottoposta all’Eurogruppo entro lunedì prossimo.
Le politiche di austerità imposte dalla ex Troika e realizzate dal governo precedente al partito Samaras (di cui Tsipras fa parte) hanno già portato a conseguenze disastrose per tutta la nazione greca e sono state giudicate lesive dei diritti umani da un rapporto del Fidu, Federazione Internazionale Diritti Umani.
I media ellenici hanno dato notizia che l’erario greco ha incassato tra i 30 e i 35 milioni di euro da 140 mila contribuenti nel primo giorno della sanatoria fiscale partita venerdì scorso.
I media ellenici citano fonti della contabilità statale della Grecia. I contribuenti avranno tempo fino a venerdì prossimo a pagare le tasse arretrate senza pagare interessi o penalità.
L’evasione fiscale è da sempre uno dei problemi più gravi dell’economia greca.
Si calcola che il fisco greco vanti crediti nei confronti dei contribuenti pari in totale a 76 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti altri 21,5 miliardi di contributi per la sicurezza sociale non pagati.
Il ministro incaricato della lotta alla corruzione, Panayotis Nikoludis, ha annunciato in un’intervista al Times:
Partiranno presto controlli su 80 mila evasori che avrebbero nascosto all’estero somme non dichiarate superiori ai 200 mila euro ciascuno.
Il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, in un’intervista a ’La Repubblica’ ha dichiarato:
Entro questa settimana, comunque, è possibile che si arrivi a una nuova intesa tra la Grecia e l’Eurogruppo che dovrebbe essere sufficiente per lo sblocco dei finanziamenti più urgenti.
L’incontro a Berlino tra Grecia e Germania è andato bene e Gabriel Sakellaridis, portavoce del governo greco, alla televisione Mega ha dichiarato:
Entro lunedì prossimo si presenterà l’elenco delle riforme strutturali che il governo greco si impegna a realizzare. la proposta avrebbe incluso l’innalzamento dell’età della pensione e l’introduzione di tasse sul turismo e una stretta sul riciclaggio di denaro e sull’evasione fiscale.
Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, sull’incontro fra il premier greco Alex Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel che si è concluso senza una svolta ha dichiarato:
Si è trattato di una discussione complessiva in un’atmosfera positiva e costruttiva sulla situazione in Grecia, le procedure dell’Unione europea e il futuro della cooperazione bilaterale.
Secondo Schulz le possibilità di un accordo sono vicine "al cento per cento" per il semplice motivo che non è possibile che si arrivi a una rottura che avrebbe conseguenze a catena devastanti.
Ma di dare una svolta in ambito Ue, di separare il debito e gli aiuti in forma di prestiti dall’austerity che si impone non ne parla mai.
Al riguardo Antonio Maria Rinaldi, economista, ha in questi giorni presentato una sintesi delle ragioni del’uscita dall’euro che i signori di Bruxelles conoscono bene ma la ignorano:
Il ritorno alla piena sovranità significa potersi riappropriare delle proprie politiche economiche e non soggette ai vincoli europei. Avere la possibilità di poter perseguire politiche fiscali e di bilancio autonome e tarate per la nostra economia e non dettata da bruxelles.
Inoltre, come ogni studente al primo anno di economia già conosce perfettamente, in questo scenario la possibilità di poter anche agire sul valore di cambio (svalutare) è solo uno degli strumenti a disposizione della propria politica economica.
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