Grecia: la riduzione del debito essenziale per un accordo, scadenza vicina

Flavia Provenzani

24 Giugno 2015 - 11:08

Tsipras alla ricerca di una riduzione del debito nell’accordo con i creditori ma l’aumento dell’IVA e dei contributi per le pensioni sul nuovo piano di riforme è troppo alto. Scadenza vicina, accordo entro giovedì?

Grecia: la riduzione del debito essenziale per un accordo, scadenza vicina

Un accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali è in una situazione di stallo sulla questione centrale delle trattative: la riduzione del debito dell’economia ellenica.

E’ quanto riferisce il ministro greco dell’Economia George Stathakis oggi, prima dei colloqui a Bruxelles volti al raggiungimento di un accordo tra le parti per evitare il default e l’uscita della Grecia dall’Euro.

Con il tempo che ormai si sta esaurendo all’avvicinarsi dela scadenza del 30 giugno, quando la Grecia dovrà rimborsare 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale o andrà in default, Stathakis si è detto fiducioso per il raggiungimento di un accordo in tempo per giovedì, quando i leader dell’Unione Europea si riuniranno in un altro summit d’emergenza.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras incontrerà i presidenti della Commissione europea, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e i ministri delle finanze dell’Eurozona e del fondo di salvataggio a Bruxelles intorno alle 13:00 (ora italiana), per conoscere il responso e i commenti sul nuovo piano di riforme presentato dalla Grecia a inizio settimana.

I ministri delle finanze dell’Eurozona si riuniranno alle ore 19:00 per mettere a punto un accordo per l’approvazione di giovedì, ma Stathakis ha riferito che la Grecia e i suoi creditori mostrano ancora delle differenze in alcune aree da colmare.

Questi punti riguardo la richiesta di riduzione del debito e le esenzioni IVA a lungo termine nelle isole greche, una questione delicata per la destra indipendente in Grecia che sostiene il governo di coalizione con Tsipras.

Tsipras, che è salita al potere a gennaio promettendo di porre fine all’austerità, ha offerto un piano di misure basato sugli aumenti fiscali e dei contributi pensionistici.

I leader europei hanno dato un cauto benvenuto alle proposte come base per un negoziato nella giornata di lunedì, ma Tsipras rischia un contraccolpo dal suo stesso partito di sinistra - Syriza - che potrebbe complicare la lotta per ottenere un accordo approvato dal parlamento.

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