Giappone: la BOJ continua con lo stimolo, al ribasso le previsioni su CPI e PIL

Flavia Provenzani

30 Aprile 2015 - 10:05

Ma mantiene il target ambizioso dell’inflazione al 2%. La Banca del Giappone mantiene continua con il piano di quantitative easing, ma gli analisti non escludo un ulteriore allentamento a giugno.

Giappone: la BOJ continua con lo stimolo, al ribasso le previsioni su CPI e PIL

La Banca del Giappone (BOJ) mantiene la politica monetaria invariata con un voto 8 a 1 giovedì, ma taglia le previsioni per la crescita economica e l’inflazione nella sua dichiarazione successiva.

La Banca del Giappone ritarda - per ora - ulteriori provvedimenti sperando che l’aumento dei salari stimolerà la spesa e, infine, possa spingere l’inflazione verso il target della banca centrale giapponese del 2 per cento.

I mercati ora attendono la relazione semestrale della banca centrale sulle previsioni economiche e dei prezzi, alla ricerca di inizi su quanta fiducia ci sia sulla ripresa economica del Giappone e se le previsioni vedranno l’inflazione colpire il target.

La banca centrale ha tagliato le sue previsioni per indice core dei prezzi al consumo (CPI) allo 0,8 per cento per l’anno fiscale 2015 dalla proiezione all’1,0 per quest’anno fiscale del prodotto interno lordo (PIL) al 2,0 per cento, dal 2,1 per cento previsto nel mese di gennaio.

La banca ha citato una notevole incertezza sulle prospettive dei prezzi, dicendo che il rischio è che scorrano verso il basso. Il secondo aumento delle tasse sulle vendite previsto per il 2017 sarà un potenziale rischio per l’attività economica, ha detto.

La banca centrale non ha intenzione di cambiare il suo impegno nel raggiungere il 2 per cento di inflazione entro circa due anni, come il governatore della BOJ Haruhiko Kuroda ha detto in una conferenza stampa dopo il rilascio delle previsioni.

All’inizio della giornata, la Banca del Giappone ha mantenuto il suo massiccio programma di allentamento di acquisto annuale da 80 trilioni di yen (670 miliardi dollari) di asset.

Kuroda riferisce che la BOJ non discutere su quando uscire dal programma di quantitative easing, aggiungendo che non può essere deciso basandosi esclusivamente sulle previsioni del CPI.

Come ampiamente previsto, la Banca del Giappone ha mantenuto la promessa di aumentare la base monetaria ad un ritmo annuo di 80 trilioni di yen (674 miliardi dollari), attraverso acquisti di titoli di stato e asset rischiosi.

Eppure, molti analisti si aspettano che la BOJ allenterà ancora la politica entro la fine dell’anno, con l’inflazione che si allontanerà dall’ambizioso target della banca.

"Mentre è improbabile assistere ad un ulteriore allentamento questa settimana, noi riteniamo che per un ulteriore stimolo da parte della BOJ sia solo una questione di tempo",

riferisce l’economista Izumi Devalier della HSBC.

"Crediamo che la banca centrale annuncerà misure di allentamento avanzate entro la fine del secondo trimestre, molto probabilmente in occasione della riunione di politica monetaria del 19 giugno."

Il Giappone sta uscendo dalla recessione ma a passo di lumaca, con le aziende rimangono caute nella spesa nonostante profitti da record e i consumatori tengono il portafoglio fisso in tasca.

Nonostante una serie di dati deboli finora, il governo sembra stare facendo pressione sulla BOJ affinché faccia di più. Il vice ministro dell’economia giapponese ha recentemente dichiarato che “non sarebbe grosso problema" se la tempistica del raggiungimento del target dell’inflazione al 2% non sarà raggiunta a causa del prezzo del petrolio.

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