Giappone: al via nuovo piano di stimolo. Basterà a rilanciare l’economia?

Erika Di Dio

11 Gennaio 2013 - 13:18

Giappone: al via nuovo piano di stimolo. Basterà a rilanciare l’economia?

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha presentato un nuovo pacchetto di stimolo economico del valore di 116 miliardi di dollari (10.3 trilioni di yen) che il governo prevede solleverà il prodotto interno lordo del Paese di 2 punti percentuali e creerà 600 mila posti di lavoro. "Stiamo facendo un grande cambiamento verso una politica economica in grado di creare ricchezza attraverso la crescita economica", ha detto Abe venerdì.

Il nuovo pacchetto

Il neo-eletto Shinzo Abe è sotto forte pressione per risollevare l’economia del Paese dalla sua quinta recessione degli ultimi 15 anni. Il pacchetto approvato si concentrerà su misure per ricostruire l’area Tohoku devastata dal terremoto e dallo tsunami di Marzo 2011, rafforzare la prevenzione delle catastrofi, la sicurezza sociale e rivitalizzare le economie regionali. Secondo Abe, i suoi piani saranno basati sulle "tre frecce di un’audace politica monetaria, una politica fiscale flessibile, e una strategia di crescita per stimolare gli investimenti privati".

Dei 10.3 trilioni di yen nella nuova spesa pubblica,

  • 3,9 trilioni andranno alla ricostruzione della regione di Tohoko e al rafforzamento della prevenzione delle catastrofi,
  • 3,1 trilioni saranno stanziati per la creazione di ricchezza, attraverso misure volte a migliorare la competitività dell’industria giapponese e a stimolare l’innovazione,
  • 3,1 trilioni andranno alla sicurezza sociale, come la sanità e l’istruzione, nonché la rivitalizzazione regionale.

Prospettive per lo yen

Per combattere l’apprezzamento dello yen, che ha danneggiato molte aziende giapponesi export-oriented, il piano chiede al governo di utilizzare le riserve di valuta estera del Giappone per acquistare bond emessi dall’ESM (Meccanismo Europeo di Stabilità) su base regolare e per sostenere il finanziamento di fusioni per incorporazione e le acquisizioni da parte di società giapponesi.

Dopo il comunicato, lo yen si è indebolito a 89.35 yen contro il dollaro, raggiungendo il suo punto più basso contro la valuta statunitense da Giugno 2010.

Gli analisti generalmente hanno accolto con favore le misure di stimolo, interrogandosi sulla dimensione dell’impatto sul Pil e la creazione di lavoro. "Questo è molto importante in termini di sentiment", ha dichiato Kazuhiko Ogata, capo economista di Crédit Agricole di Tokyo, "l’inpatto che avrà sulla fiducia sarà enorme".

Tuttavia, l’economista ha avvertito che i benefici dei programmi di opere pubbliche potranno essere ritardati a causa della quantità enorme già richiesta per la ricostruzione della regione di Tohoku e per la mancanza di lavoratori edili; ha poi aggiunto, "Ci aspettiamo che un terzo dei programmi di lavori pubblici sarà implementato nell’anno fiscale 2013, il che significa che il Pil si solleverà dello 0,4%, o dello 0,5%".

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Financial Times

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it