Giappone contro UK: cautela in negoziati Brexit o ce ne andiamo. Cosa vuole Tokyo?

C. G.

05/09/2016

05/09/2016 - 11:23

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Il Giappone si intromette nelle trattative sulla Brexit e minaccia il Regno Unito: le aziende lasceranno il paese. Ecco cosa vuole Tokyo per non abbandonare la nave.

Giappone contro UK: cautela in negoziati Brexit o ce ne andiamo. Cosa vuole Tokyo?

La Brexit torna a sconvolgere le relazioni economiche mondiali. Questa volta è il Giappone ad essere protagonista dell’ultima minaccia rivolta al Regno Unito e basata sulle evidenti difficoltà nel trovare un accordo con l’Unione Europea.

Secondo quanto affermato dal Giappone, infatti, la Brexit potrebbe tradursi in una fuga delle imprese asiatiche al di fuori del Regno Unito, con tutte le conseguenze che questo scenario potrebbe portare. Ma allora che cosa vuole Tokyo dai negoziati sulla Brexit? Il rapporto formulato dal ministero degli esteri del Giappone ha affermato che le aziende potrebbero decidere di lasciare il Regno Unito nel caso in cui la legislazione europea cessasse di essere applicata in seguito ai negoziati sulla Brexit. Il Giappone sembra quasi voler invitare il governo di Theresa May ad agire con cautela, in modo responsabile.

Le imprese del Giappone impiegano circa 140.000 lavoratori nel Regno Unito, con Nomura Bank, Hitachi e le case automobilistiche Honda, Nissan e Toyota che hanno tutte le grandi basi nel paese “colpito” dalla Brexit. I costruttori automobilistici del Giappone danno alla luce oltre il 50% delle vetture prodotte nel Regno Unito, per cui la scelta di voltare le spalle agli inglesi dopo la Brexit potrebbe avere notevoli ripercussioni.

Una mossa del genere da parte del Giappone potrebbe essere solo l’ultima delle tante conseguenze e delle tante minacce che il Regno Unito ha dovuto fronteggiare dopo la Brexit. Ma che cosa accadrà se il Giappone deciderà di voltare le spalle al Regno Unito dopo Brexit? Vediamo che cosa vuole Tokyo per non abbandonare il Regno Unito.

Giappone su trattative Brexit: addio Regno Unito!

La lettera proveniente dal Giappone mette in guardia:

“Le aziende giapponesi con la loro sede europea nel Regno Unito potrebbero decidere di trasferire gli uffici nell’Europa continentale laddove le leggi comunitarie cessassero di essere applicate nel Regno Unito dopo la Brexit.”

La lettera del Giappone sulla Brexit non fa riferimento ad aziende specifiche, ma a quanto sembra è stata scritta come risposta ad una serie di richieste da parte delle imprese giapponesi che operano nel Regno Unito e nell’Unione Europea.

Tokyo minaccia Londra su negoziati Brexit: cosa vuole il Giappone?

Il rapporto del Giappone sulla Brexit ha chiesto con vigore al Regno Unito di tenere a mente gli investimenti giapponesi nel paese e di agire in maniera responsabile per ridurre al minimo le conseguenze negative per le imprese.
Il documento giapponese, che ha esortato che la Gran Bretagna e l’Unione Europea a raggiungere un accordo sulla Brexit il prima possibile, ha evidenziato ciò che le imprese del Giappone con sede nel Regno Unito vorrebbero ottenere. Il Giappone vorrebbe infatti che nei negoziati fra Regno Unito e Unione Europea fossero sanciti i seguenti aspetti:

  • Mantenimento degli scambi di merci senza oneri di dazi e di procedure doganali;
  • Investimenti senza restrizioni;
  • Un ambiente in cui i servizi e le transazioni finanziarie di tutta Europa possano essere forniti e realizzati senza intoppi;
  • L’accesso alla forza lavoro con le competenze necessarie;
  • Regolamenti e norme armonizzate.

Solo con un accordo comprensivo di questi elementi il Giappone potrebbe decidere di non abbandonare il Regno Unito dopo la Brexit.

Qualsiasi cambiamento di norme e regolamentazioni fra Regno Unito e Unione Europea potrebbe provocare conseguenze negative per le aziende del Giappone con sede nel paese. Nonostante l’avvertimento dato dal Giappone, non sembra che i produttori di automobili giapponesi stiano per annunciare l’abbandono del Regno Unito. Almeno per ora.

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