Il futuro di Evergrande resta in bilico, mercati oscillano

Violetta Silvestri

24 Settembre 2021 - 08:34

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Mercati oggi ancora concentrati su quello che sta succedendo in Cina, con il colosso Evergrande sull’orlo del fallimento. Intanto, a Wall Street c’è più ottimismo. Che succede oggi?

Il futuro di Evergrande resta in bilico, mercati oscillano

Mercati oggi: azioni asiatiche oscillano con la persistente incertezza sul destino di Evergrande, piena di debiti, anche se una maggiore propensione al rischio ha guidato i guadagni di Wall Street e dei rendimenti dei titoli del Tesoro di riferimento statunitensi.

I riflettori degli investitori restano puntati verso la Cina per capire se il default del colosso sarà scongiurato oppure no. Stando a indiscrezioni, il Governo di Pechino avrebbe avvertito i funzionari pubblici di prepararsi “alla possibile tempesta” in riferimento a Evergrande. Cosa accadrà?

Intanto, Wall Street ha chiuso in rialzo, più rasserenata dopo la decisione della Fed. Che succede oggi nei mercati?

Evergrande agita ancora i mercati in Asia

Alle ore 8.15 circa italiane, il Nikkei guadagna il 2,14% con un rimbalzo trascinato soprattutto dalla positiviità di Wall Street.

La Cina, invece, resta incerta. Lo Shenzhen va sopra la parità con +0,13% ma l’indice Shanghai perde lo 0,48% e anche Hong Kong scambia in rosso.

Una nuova iniezione di liquidità da parte della banca centrale cinese ha cercato di calmare le acque finanziarie, portando l’erogazione di yuan settimanale a 270 miliardi di yuan (42 miliardi di dollari), la più grande da gennaio.

Intanto, però, la situazione Evergrande non ha avuto sviluppi concreti davvero rassicuranti. Il colosso tace ancora sul pagamento degli interessi in dollari in scadenza giovedì 23 settembre. Ci sono 30 giorni di tempo per pagare, ma intanto il silenzio suona come un allarme.

A Wall Street c’è ottimismo

I futures statunitensi hanno oscillato dopo il più grande guadagno di due giorni dell’S&P 500 da luglio.

L’avanzata di Wall Street è stata guidata da settori economicamente sensibili come l’energia e i finanziari, poiché gli investitori hanno abbracciato l’idea che un’incombente riduzione dello stimolo della Federal Reserve mostra fiducia nella ripresa dalla pandemia.

I rendimenti dei titoli del Tesoro a lungo termine sono aumentati di più in 18 mesi poiché i trader hanno anticipato le aspettative per il primo rialzo dei tassi della Fed alla fine del 2022. Intanto, la Banca d’Inghilterra ha aperto le porte a un aumento dei tassi nel 2021, spingendo al ribasso i gilt a 10 anni.

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