Ftse Mib, previsioni: fase incerta, pericoli da OPEC e Veneto Banca

Livio Spadaro

28 Maggio 2016 - 09:00

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Il Ftse Mib si lascia alle spalle la settimana borsistica con un guadagno di circa il 2%. Attenzione però ai pericoli della prossima settimana.

Ftse Mib, previsioni: fase incerta, pericoli da OPEC e Veneto Banca

La settimana borsistica appena conclusasi è risultata positiva per il Ftse Mib. Il listino milanese è riuscito a guadagnare circa il 2% dopo settimane di mancati progressi. A sospingere in rialzo l’indice milanese sono stati i titoli azionari, tornati alla riscossa soprattutto grazie a Montepaschi e Unicredit.

Il titolo della banca senese ha festeggiato la notizia secondo cui il Tesoro starebbe pensando di chiedere in pagamento azioni piuttosto che cash per gli interessi sui Monti bond.

La banca milanese ha invece beneficiato dell’uscita di scena dell’amministratore delegato, Federico Ghizzoni, il quale ha rimesso il mandato con il malcontento dei soci. Sul fronte macroeconomico, le proiezioni Istat sull’Italia sono risultate disastrose, il che suggerisce di muoversi con cautela sul mercato.

La prossima settimana è atteso l’esito della fase di pre-marketing dell’aumento di capitale di Veneto Banca, che potrebbe vedere il ritono sulla scena del fondo Atlante.

Le notizie di questa settimana hanno riguardato per lo più gli Stati Uniti e la Grecia, visto che i membri della Fed continuano a spingere per un rialzo dei tassi mentre il Paese ellenico ha trovato l’accordo per lo sblocco di nuovi aiuti internazionali.

I mercati poi sono rimasti “sospesi” in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, all’università di Harvard nella serata di venerdì. Nota positiva è il ritorno delle quotazioni del petrolio al di sopra dei $50 a barile anche se si avvicina la data del prossimo meeting di Vienna dell’Opec.

Ftse Mib: settimana conclusa in positivo

Settimana positiva per il Ftse Mib che porta a casa quasi un 2% di gain, chiudendo al di sopra di quota 18.000 punti. Il rialzo di questa settimana del listino milanese è dovuto per lo più al comparto bancario, tornato alla ribalta con le newsflow su Unicredit, MPS e Banco Popolare-BPM.

Ftse Mib: azioni Unicredit ok dopo addio Ghizzoni, resta la paura adc

Il titolo di Unicredit ha beneficiato dell’uscita di scena dell’amministratore delegato Federico Ghizzoni, che segna così l’interruzione di una gestione poco soddisfacente per gli azionisti.

Il sostituto non è ancora stato individuato ma in pole rimane Marco Morelli di Bank of America Italia anche se Bloomberg suggerisce l’elezione di un CEO straniero ed esterno al sistema bancario italiano.

L’istituto di piazza Gae Aulenti dovrà andare incontro ad una ristrutturazione societaria che potrebbe richiedere un aumento di capitale da €5 miliardi, da sempre osteggiato dal vecchio ad Ghizzoni.

Secondo fonti di stampa, una data indicativa per sapere il nuovo nome per la carica di CEO è il 9 giugno, in concomitanza con la prossima riunione del cda del gruppo bancario.

Ftse Mib: Tesoro potrebbe salire al 7% del capitale di MPS

Montepaschi ha invece ricevuto una buona notizia dal vice-ministro delle finanze Morando, il quale ha ipotizzato il pagamento degli interessi sui Monti bond attraverso azioni e non cash.

In questo modo, la banca senese non dovrebbe avere esborsi di capitale ed il Tesoro potrebbe salire al 7%, diventando così il maggiore azionista in assoluto. La possibile mossa del ministero è stato vista come un segnale di fiducia per la banca senese, oberata ancora dall’ingente mole di crediti deteriorati.

Ftse Mib: Banco-BPM festeggiano approvazione del piano dei cda

I titoli di Banco Popolare e BPM hanno invece festeggiato l’approvazione da parte dei due cda del piano industriale presentato al mercato la scorsa settimana.

In questo modo è stata sancita la nascita del terzo polo bancario italiano anche se tuttavia manca l’ok definitivo della vigilanza europea che dovrebbe arrivare entro 90 giorni.

Adesso la partita riguarda l’aumento di capitale di Banco Popolare (con il titolo che ha incassato il buy di Goldman Sachs) che potrebbe verificarsi nella settimana del 6 o del 13 giugno. Il management sta ancora lavorando al prospetto in collaborazione con la Consob e saranno necessarie ancora un paio di settimane prima di vederlo pubblicato.

Ftse Mib: dati Istat un disastro, Atlante verso adc di Veneto Banca

Note dolenti sono invece stati i dati dell’Istat di questa settimana che hanno fatto seguito al report annuale di inizio settimana. L’economia italiana fatica a ripartire e rischia di avere un futuro ancora meno roseo. Inoltre, lunedì si concluderà la fase di pre-marketing dell’aumento di capitale di Veneto Banca a seguito del quale il cda comunicherà la forchetta di prezzo dell’offerta.

Offerta che potrebbe essere vista molto a ribasso dato che la fase di pre-marketing non sembra che stia dando i frutti sperati e l’intervento del fondo Atlante sembra essere l’ipotesi più concreta.

Un altro flop dopo quello di Popolare di Vicenza potrebbe riportare pressione sul comparto, già toccato dalle vendite questa settimana dopo la notizia della messa in opera di un adc da €2,5 di Banco Popular in Spagna che ha fatto crollare il titolo azionario di oltre il 20% in due sedute.

Ftse Mib: dati USA a luci e ombre, Giappone rischia downgrade

Dal fronte macroeconomico internazionale, gli USA hanno visto un rimbalzo notevole dei dati sugli ordinativi dei beni durevoli e del settore immobiliare. Tuttavia gli indici manifatturieri delle Fed locali sono stati a dir poco negativi, mentre la seconda stima del PIL preliminare è sì aumentata rispetto alla prima ma comunque è risultata sotto le attese.

La fiducia dei consumatori si è poi ridotta e nel complesso il quadro sembra ancora incerto. I membri della Federal Reserve cercano di mantenere alte le aspettative di mercato su futuri rialzi dei tassi anche se non c’è una piena convinzione del mercato su questo.

Il Giappone invece rischia un downgrade delle agenzie di rating, secondo Swissquote, visto il fallimento dell’Abenomics che non sta riuscendo in alcun modo a far risalire l’inflazione. Shinzo Abe ha poi lanciato un allarme al G7 riguardo la similitudine tra la dinamica attuale dei prezzi delle materie prime con quella del periodo della Grande Recessione.

Ftse Mib: buone notizie dal petrolio ma attenzione al meeting Opec

Sul mercato delle materie prime si registra una buona notizia derivante dai prezzi del petrolio. Le quotazioni del greggio sono arrivate a toccare prezzi al di sopra dei $50 a barile ma nella seduta di venerdì sono ritornate a scambiarvi al di sotto.

Questo in vista dell’importante meeting di Vienna dei membri dell’Opec del 2 giugno nel quale si tornerà a parlare di accordi per congelare la produzione. Gli esperti di UBS ritengono che nel caso vi sia una fumata nera, è possibile che le quotazioni del petrolio tornino a scambiare sui $40 a barile.

Sullo sfondo rimane sempre il pericolo Brexit visto che i sondaggi continuano a dare risultati discordanti tra loro con alcuni che vedono in vantaggio le preferenze per un’uscita del Regno Unito dall’UE e altri che invece stimano il contrario.

Ftse Mib: analisi tecnica su base weekly

Visto il quadro d’insieme, la settimana prossima si preannuncia piuttosto incerta. Incertezza che si riscontra nel movimento delle bande di Bollinger che sembrano suggerire una possibile fase laterale.

Sembra che si sia formato un pennant, figura di continuazione, che suggerirebbe un proseguimento della fase bear di mercato. Gli indicatori tecnici sono invece discordanti dato che il RSI sembra segnalare un proseguimento del trend di breve attuale mentre il MFI sta iniziando a convergere verso l’area di neutralità partendo dall’alto.

Insomma, il grafico dà segnali sia per una fase ribassista che rialzista. Ipotizziamo due scenari a questo punto. Nel caso più ottimista potremmo attenderci una rottura della resistenza su cui ha chiuso il Ftse Mib in area 18.200 punti circa. Il che comporterebbe un secondo target a 18.700 punti circa ed un terzo a quasi 19.000 punti.

Nel caso pessimista, il primo target è 17.350 punti mentre il secondo è individuabile a 16.800 punti. Molto dipenderà dall’esito degli eventi della prossima settimana.

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