Ftse Mib, previsioni: driver saranno i dati USA. Focus su Unicredit, Bpop e Veneto Banca

Livio Spadaro

21 Maggio 2016 - 09:00

Si prosepetta un’altra settimana di volatilità per il Ftse Mib. Gli operatori guarderanno con interesse ai dati USA e alle evoluzioni delle situazioni di Ucg, Bpop e Veneto Banca.

Ftse Mib, previsioni: driver saranno i dati USA. Focus su Unicredit, Bpop e Veneto Banca

La settimana borsistica conclusasi ieri ha visto una sostanziale parità per l’indice Ftse Mib. Il listino milanese, nonostante la forte volatilità, non ha dato segnali di particolare direzionalità. La volatilità è scattata per diversi fattori. Il primo è sicuramente il tono da falco usato dalla Fed nelle minute di aprile pubblicate mercoledì.

L’istituto americano si è detto pronto a rialzare i tassi di interesse a giugno nel caso in cui i dati USA mostrassero la forza necessaria per attuare tale politica. Cresce così l’incertezza dei mercati visto che una manovra del genere avverrebbe a ridosso dell’importante referendum sulla Brexit in programma per il 23 giugno.

Cosa attendersi per la prossima settimana sul Ftse Mib? Sicuramente volatilità che sarà generata principalmente dagli importanti dati USA in uscita nei prossimi giorni. Il focus degli operatori sarà anche concentrato su Unicredit, dato che si prospetta un cambio dei vertici, e su Veneto Banca che venerdì ha avviato la fase di pre-marketing per l’IPO. Focus poi su Banco Popolare con l’avvicinarsi della data di aumento di capitale.

Ftse Mib: settimana di riflessione

La settimana appena conclusasi del Ftse Mib non ha portato grandi cambiamenti al listino milanese. I 5 giorni di sedute borsistiche sono stati caratterizzati, come ormai sempre, da alta volatilità.

Nonostante la persistenza di quest’ultima però, l’indice milanese non ha né perso né guadagnato terreno rispetto alla settimana precedente, segnalando così una pausa di riflessione degli operatori borsistici.

Riflessione che è stata dettata principalmente dalle minute del FOMC pubblicate mercoledì relative alla riunione di aprile della Federal Reserve.

Ftse Mib: tono da falco della Fed manda in tilt i mercati

Il board dell’istituto centrale statunitense si è mostrato inaspettatamente falco, dicendosi pronto a rialzare i tassi di interesse nel mese di giugno nel caso in cui le condizioni economiche statunitensi lo permetteranno. La notizia non è stata inizialmente presa benissimo dagli indici mondiali. Tuttavia, il tono da falco del FOMC potrebbe nascondere anche un messaggio positivo.

Il segnale che la Fed potrebbe voler lanciare è che l’economia USA si sta riprendendo in modo solido e che un rialzo dei tassi è opportuno per modificare la politica monetaria per sostenere al meglio la crescita.

Ftse Mib: mercati si interrogano su possibili effetti da rialzo tassi USA

Il problema è che i mercati non sembrano convintissimi dal messaggio lanciato della Fed e si interrogano anche su cosa possa significare una stretta monetaria della banca centrale USA per le altre economie, soprattutto per quelle emergenti ed in particolare per la Cina.

La Cina infatti non sembra godere di ottima salute ed una rivalutazione del Dollaro americano potrebbe comportare diversi problemi per il Paese.

Problemi che si rifletterebbero sull’andamento globale dell’economia visto che la Cina rappresenta la seconda, se non addirittura la prima, economia mondiale.

Ftse Mib: Brexit rimane fonte di preoccupazione

Non solo, un eventuale intervento della Fed a giugno avverrebbe in concomitanza con il delicatissimo referendum nel Regno Unito sulla Brexit che sta già causando notevoli incertezze sui mercati mondiali.

Questa settimana alcuni sondaggi hanno dato risultati contrastanti sulla volontà dei cittadini britannici per la permanenza in UE.

Un sondaggio del Telegraph condotto per via telefonica dava in vantaggio il No all’uscita dall’Unione Europea mentre un altro sondaggio, condotto online da Tns, dava in vantaggio la vittoria del Sì.

Ciò che è sicuro è che fino alla data del referendum la volatilità rimarrà sempre molto elevata visto che la Brexit rimane la prima fonte di incertezza per i mercati globali. Gli investitori inoltre, si concentreranno sempre più sui dati macro USA per capire quanto sia possibile che la Fed rialzi i tassi a giugno o comunque nei prossimi mesi.

Ftse Mib: BCE rimarrà ferma per un po’ di tempo

In tutto ciò, la BCE rimarrà ferma. Dalle minute della riunione di aprile dell’istituto centrale europeo è emerso che il board non ha intenzione per ora di modificare la politica monetaria, pur comunque monitorando con attenzione la Brexit.

I banchieri europei hanno poi ribadito la volontà di agire nel caso ve ne fosse bisogno, difendendo le attuali politiche monetarie. Infine, il board ritiene cruciale che la la BCE faccia il possibile per rendere credibili le manovre di politica monetaria, evitando che i mercati perdano la fiducia nell’efficacia delle stesse.

Ftse Mib: settimana prossima Eurogruppo (forse) decisivo su Grecia

Infine, è da monitorare l’esito dell’Eurogruppo del 24 maggio che si terrà per trovare un accordo sul nuovo salvataggio della Grecia.

I ministri delle finanze UE puntano a una svolta per sbloccare gli aiuti al Paese ellenico che altrimenti rischierebbe nuovamente il default nel mese di luglio.

Non sarà facile viste le divergenze tra Germania e Fondo Monetario Internazionale, i due maggiori creditori del Paese guidato da Alexis Tsipras.

Ftse Mib: focus sul cambio vertice di Unicredit e adc Veneto Banca

Tornando a parlare della situazione italiana, in settimana ci sono state importanti novità per alcune aziende italiane, banche ovviamente in testa. La notizia più significativa è il possibile cambio al vertice di Unicredit che per la prossima settimana ha convocato un cda per discutere della questione.

Federico Ghizzoni sembra che abbia terminato la sua avventura da amministratore delegato nella banca milanese ed ora i soci stanno pensando al possibile sostituto.

Gli analisti ritengono che Unicredit possa varare un aumento di capitale da €5 miliardi nel caso di cambio al vertice anche se potrebbe essere evitato con le cessioni di alcuni asset cosa forse più probabile di un aumento di capitale.

Veneto Banca venerdì ha iniziato la fase di pre-marketing per l’adc che porterà allo sbarco in Borsa il mese prossimo. Il management ha già preso contatti con il fondo Atlante che con ogni probabilità dovrà intervenire nuovamente dopo quanto fatto con Popolare di Vicenza.

A proposito di popolari, Banco Popolare e BPM hanno presentato il piano industriale della nuova entità che andranno a formare a seguito della fusione.

Il piano è risultato oltre le attese in termini di utili ma ci si aspettava qualcosa di più dalla politica di dividendo e dal CET1. Fatto sta che i titoli delle due banche continuano a rimanere sotto pressione in vista del varo dell’aumento di capitale da €1 miliardo di Banco Popolare.

Altri fatti salienti riguardano FCA che è stata interessata da voci di fusione con la cinese Guangzhou Automobile Group China, già partner in Cina del Lingotto. Altre novità riguardano Yoox NAP: Richemont ha deciso di non cedere nessun pezzo del 25% della quota detenuta della società italiana.

Stm ha tenuto il Capital Market day sul quale però le opinioni degli analisti sono state contrastanti. Molti esperti reputano infatti che il tono utilizzato dal management nello spiegare le strategie future sia stato eccessivamente ottimista.

Infine, gli operatori guarderanno a come si concluderà la partita su Metroweb tra Enel e Telecom Italia dopo che sono state annunciate le rispettive offerte.

Divagando al di fuori del Ftse Mib, gli investitori guardano anche con attenzione alla partita RCS che vede contrapposti da un lato Urbano Cairo, sostenuto da Intesa, e dall’altro Bonomi che gode del sostegno di Mediobanca, UnipolSai, Pirelli e Diego Della Valle.

Sarà interessante vedere i prossimi risvolti della vicenda, dato che il mercato potrebbe rimanere sorpreso dalla possibile, anche se improbabile, controfferta del presidente del Torino.

Ftse Mib: monitorare con attenzione dati macro USA

Prima di procedere all’analisi grafica dell’indice milanese, ricordiamo di seguire con attenzione i market mover in uscita la prossima settimana perché avranno un peso forse anche maggiore di quelli usciti nelle ultime settimane.

Per avere una panoramica completa dei dati macro in uscita la prossima settimana rimandiamo all’articolo di approfondimento.

Ftse Mib: analisi tecnica su base settimanale

Prendendo in esame il grafico weekly del Ftse Mib la situazione appare incerta con tendenze ribassiste. La media mobile di breve periodo ha appena incrociato negativamente quella di medio termine dando così un primo segnale a ribasso.

Gli indicatori tecnici segnalano invece un proseguimento della fase di recupero con il RSI in avanzamento verso l’area di neutralità ed il MACD anch’esso in tenuta positiva. Le bande di Bollinger stanno invece prendendo una piega negativa vista l’apertura della banda inferiore ed l’inclinazione di quella superiore. L’indice milanese sembra poi incanalato in un trend negativo delineato dalle due linee parallele in bianco.

Il mix di tutti questi fattori induce ad una cautela visto che non c’è un chiaro segnale anche se la tendenza prevalente è a ribasso. Quello che potremmo attenderci è un proseguimento di questa fase di ripiegamento con un primo target in area 17.290 punti che in caso di mancata tenuta vedrebbe il listino milanese proseguire verso i 16.780 punti.

Se la prossima settimana si riuscisse a superare la parta alta del canale a ribasso, allora ci si potrebbe invece attendere un rialzo con primo target fissato sulla resistenza posta dalla media mobile di breve a quota 18.000 punti. Se si verificasse questa ipotesi, è da monitorare la tenuta del livello perché potrebbe avere implicazioni di inversione in caso di proseguimento dei rialzi.

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