Domani prenderà il via la fase di pre-marketing per l’adc di Veneto Banca dopo il quale vi sarà l’IPO su Borsa Italiana. Intanto, il fondo Atlante potrebbe intervenire su CSM.
Nella giornata di domani prenderà il via la fase di pre-marketing per l’aumento di capitale di Veneto Banca. L’operazione darà il via quindi alla complessa fase di rifinanziamento che si concluderà, forse, con lo sbarco in Borsa per il mese di giugno.
Per quel che riguarda eventuali operazioni di M&A se ne parlerà solo a conclusione dell’IPO su Borsa Italiana. Nel frattempo, al fondo Atlante potrebbe essere richiesto di intervenire nuovamente.
La Cassa di San Miniato sarà costretta ad effettuare un aumento di capitale da €55 milioni in modo da riportare il CET1 ratio dal 7,6% all’11%. L’aumento di capitale è dovuto a causa delle svalutazioni su crediti richiesto da Banca d’Italia in scia dell’ispezione sugli Asset Quality Review.
Veneto Banca: domani prende il via la fase di pre-marketing
Domani prenderà il via la fase di pre-marketing per l’aumento di capitale di Veneto Banca a conclusione del quale si effettuerà lo sbarco su Borsa Italiana. Prende così il via la delicatissima fase di ricapitalizzazione della banca veneta alla quale potrebbe prendere parte il fondo Atlante visto il flop registrato dall’adc di Popolare di Vicenza.
Per il mese di giugno di prevede lo sbarco in Borsa di Veneto Banca dopo il quale si inizierà a parlare di possibili operazioni di M&A.
L’accorpamento dell’istituto veneto è molto probabile vista la conferma avuta dagli stessi vertici della banca veneta. Tuttavia, stando a fonti finanziarie, eventuali fusioni si potranno avere solo dopo l’aumento di capitale da €1 miliardo richiesto dalla BCE.
Al momento, tra i pretendenti di Veneto Banca figurano Ubi banca e BPER, le quali però agiranno solo dopo la ricapitalizzazione della banca guidata da Cristiano Carrus.
Fondo Atlante: possibile intervento in adc Cassa di San Miniato
Nel frattempo, il fondo Atlante o il fondo Interbancario di tutela dei depositi potrebbero prendere parte ad una nuova operazione.
La Cassa di San Miniato ha aggiornato il piano industriale che prevede razionalizzazione e crescita con l’obbiettivo di recuperare quanto investito entro i prossimi 2 anni. La Cassa però è costretta ad effettuare un aumento di capitale per un importo da €55 milioni che appare in salita visto il contesto di mercato.
La Banca d’Italia dopo aver effettutato un’ispezione con stretta sugli asset qualiti review, ha richiesto alla banca guidata da Divo Gronchi a svalutare €103 milioni di crediti e ad aggiungere una rettifica di €22,5 milioni sulla partecipazione detenuta nella Cassa di risparmio di Volterra.
Le richieste di Bankitalia riguardano operazioni che nel complesso hanno fatto perdere alla Cassa di San Miniato €67,5 milioni lo scorso anno, richiedendo così una ricapitalizzazione per riportare il CET1 ratio dall’11% dall’attuale soglia del 7,6% (inferiore ai normali standard). N
on sarà facile per l’istituto di credito trovare l’appoggio dei soci per rifinanziare il capitale ed è per questo che i vertici della banca stanno pensando di richiedere l’aiuto di Atlante o del Fitd.
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