Euro-Dollaro verso $1,1155 dopo minute FOMC. BofA: Fed ha problema di credibilità

Livio Spadaro

19 Maggio 2016 - 08:48

Il cambio Euro-Dollaro torna a trattare a ridosso di quota $1,12 dopo i verbali del FOMC. Possibile una discesa verso l’area di $1,1155.

Euro-Dollaro verso $1,1155 dopo minute FOMC. BofA: Fed ha problema di credibilità

Dai verbali del FOMC è emerso che la Federal Reserve sta seriamente pensando di rialzare i tassi di interesse americani nel mese di giugno, a patto che vi siano le condizioni macroeconomiche per farlo. Il cambio Euro-Dollaro ha digerito la notizia con un forte ribasso che ha portato il cross a scambiare molto vicino alla soglia di $1,12. Questa mattina, in attesa delle Borse europee, il cambio sta momentaneamente arrestando la corsa all’ingiù, trattando momentaneamente a quota $1,1219, pari ad un lieve rialzo del +0,02%.

Nonostante il mercato continui a reputare improbabile una stretta monetaria della Fed per il prossimo mese, sembra che i membri del board dell’istituto centrale stiano facendo di tutto per aumentare le aspettative a riguardo. Bank of America fa notare questo particolare, basandosi sull’operatività degli investitori del mercato obbligazionario. Oggi sarà un’altra giornata importante vista la pubblicazione dei verbali della BCE e la pubblicazione di alcuni dati macro negli States.

Euro-Dollaro: valuta USA si rafforza dopo minute FOMC

Il cambio Euro-Dollaro nella seduta di ieri ha digerito quanto emerso dalle minute del FOMC del mese di aprile. Nell’ultima riunione del board della Federal Reserve si è discusso della possibilità di rialzare i tassi USA a giugno. Possibilità che, sempre stando ai verbali, potrebbe concretizzarsi nel caso in cui i dati macroeconomici lo permetteranno.

La notizia è stata recepita dall’intero mercato valutario visto che il Dollaro USA si è rivalutato verso quasi tutte le divise. Wall Street non l’ha presa benissimo data la chiusura contrastata dei listini americani.

Euro-Dollaro: mercato non crede a parole dei funzionari Fed - BofA

Nonostante le affermazioni dei membri della Federal Reserve, Bank of America fa notare come molti operatori dell’obbligazionario non credano alle affermazioni dei funzionari della Fed.

La banca d’affari spiega che, a differenza del 2013, il tono hawkish dell’istituto centrale USA va incontro a tassi di interesse più bassi e a ridotte aspettative sull’inflazione.

BofA, sottolinea la differenza critica tra il 2013 ed oggi che sta nell’incapacità della Federal Reserve di tradurre il suo ottimismo in elevati rendimenti a lunga scadenza. Al momento, conclude Bank of America, i banchieri centrali della Fed stanno riscontrando un problema di credibilità dato che i loro toni da falco non hanno spinto i mercati nella direzione da loro scelta.

Euro-Dollaro: i market mover di oggi, giovedì 19 maggio. Focus su minute BCE

Quest’oggi sarà il turno della BCE. La banca centrale europea alle ore 13:30 pubblicherà a sua volta i verbali della riunione di aprile dai quali in realtà ci si aspetta ancora un tono accomodante e la volontà di agire del board.

Sarà interessante valutare anche il grado di coesione dei membri del board dell’istituto centrale europeo in merito alle future mosse di politica monetaria della BCE.

Il focus degli operatori si sposterà dai verbali della BCE ai dati macroeconomici in uscita nel pomeriggio riguardanti gli Stati Uniti. Alle 14:30 verranno resi noti i seguenti dati:

  • richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione;
  • indice di produzione della Fed di Filadelfia (maggio);
  • occupazione Philly Fed (maggio).

Le ultime proiezioni sulle richieste di sussidi hanno deluso le attese del mercato, mostrando una fase di rallentamento dell’occupazione USA. Tuttavia, il mercato lavorativo americano sembra ancora essere solido dato il bassissimo livello di disoccupazione.

A margine delle minute del FOMC, c’è da aspettarsi che adesso gli operatori guarderanno con sempre più attenzione ai dati macroeconomici statunitensi, i quali sicuramente porteranno una buona dose di volatilità sul cambio Euro-Dollaro.

Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo

Nonostante il brusco calo di ieri, la configurazione grafica del cambio Euro-Dollaro di breve, medio e lungo periodo rimane rialzista visto l’incrocio delle medie mobili di periodo. Tuttavia, la media a 21 periodi sta iniziando a inarcarsi per prendere la direzione della media a 60 periodi, iniziando così a lanciare segnali per un’inversione di tendenza.

Il cross ieri ha perso il supporto offerto dalla media mobile di medio periodo a quota $1,1257, il che lascia pensare ad una prosecuzione della fase negativa con primo obiettivo evidenziato in colore giallo a quota $1,1155 circa. Prima però, potrebbe rendersi necessario un pullback sulla media mobile a 60 periodi per verificarne la forza come resistenza.

Il RSI suggerisce ulteriori fase di negatività vista la debolezza dei valori registrata dall’indicatore. L’ADX anche si è posizionato in fase negativa anche se non con una particolare forza seppure il livello di 23 punti non sia bassissimo.

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