Frasi contro la guerra e per la pace: le più belle per lanciare un messaggio

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12 Settembre 2025 - 18:17

Come contribuire via social al dibattito collettivo e sensibilizzare i propri follower? Ecco citazioni, aforismi e frasi importanti che fanno riflettere.

Frasi contro la guerra e per la pace: le più belle per lanciare un messaggio

Ancora oggi, ahinoi, il tema della pace è ancora più urgente di quanto non lo fosse solo pochi anni fa. La guerra in Ucraina, che continua a ridisegnare gli equilibri geopolitici d’Europa, ha già segnato profondamente la coscienza collettiva con immagini di città distrutte, famiglie spezzate e un popolo costretto a resistere ogni giorno. A questo conflitto, già capace di scuotere la quotidianità dei cittadini europei, si è aggiunta la drammatica escalation a Gaza, nel conflitto Israele-Palestina mai sopito del tutto: bombardamenti, vittime civili, migliaia di sfollati che cercano rifugio mentre il mondo assiste, spesso impotente, a un nuovo scenario di dolore.

Di fronte a queste guerre, lontane - nemmeno tanto - solo in termini geografici ma vicinissime nei sentimenti, le persone cercano un modo per reagire. Non tutti possono prendere parte direttamente agli aiuti umanitari o alla diplomazia internazionale, ma ognuno può contribuire a mantenere viva la voce della pace. Un post sui social, una frase condivisa su WhatsApp, una riflessione affidata a Instagram o Facebook non sono soltanto gesti superficiali: sono piccole azioni che alimentano il dibattito pubblico, diffondono consapevolezza e, soprattutto, trasmettono empatia.

Le parole hanno un potere enorme. Possono unire, risvegliare coscienze, creare ponti laddove la violenza alza muri. In un mondo sempre più interconnesso, scegliere e condividere una frase contro la guerra significa non restare indifferenti, ribadire che la pace è un diritto universale e ricordare che ogni voce, anche la più piccola, contribuisce a costruire un’eco collettiva.

Proprio per questo abbiamo raccolto alcune delle frasi più belle e significative: aforismi, citazioni e pensieri che possono diventare un messaggio personale da lanciare nel proprio quotidiano, perché la pace inizia anche dalle parole che scegliamo di usare.

Aforismi e frasi contro la guerra: le più toccanti da condividere

Il dolore è spesso un sentimento che, attraverso la condivisione, riesce a ritrovare una sua dimensione. Da lì nasce il bisogno di trovare delle parole che magari sappiano sintetizzare almeno in parte le emozioni che ci sconvolgono, che ci aiutino a elaborarle e, magari, a trovare anche una fonte di speranza.

Ecco, quindi, poesie e frasi profonde che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del nostro tempo hanno regalato ai lettori per dar voce a quei sentimenti che accomunano tutti.

"Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
«Ma son sempre quella!
- la luna protesta -
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto»."

Gianni Rodari, «La luna di Kiev»

«Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.»

Gino Strada

«Il superamento della guerra, oggi come ieri, continuerà a essere la più nobile delle nostre mete.»

Hermann Hesse

«La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri.»

Hannah Arendt

«Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere.»

Oriana Fallaci

«In pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i figli.»

Erodoto

“Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana.”

Papa Francesco

“Quando dicevo che il Movimento Studentesco non può fare la guerra, volevo dire che la guerra la fanno gli eserciti, e che gli eserciti sono delle istituzioni.”

Pier Paolo Pasolini

Frasi e citazioni sulla pace: pensieri di speranza da condividere

L’altra faccia del conflitto è la pace, l’ideale a cui, da secoli, l’uomo rivolge i proprio desideri e aspirazioni. Sono tanti e tante anche gli autori e le autrici, ma anche personalità religiose e grandi nomi del mondo della scienza e della politica, che si sono fatti portavoce di questa battaglia in nome della non violenza.

I loro insegnamenti ci ricordano in che modo ognuno di noi può contribuire a costruire una comunità locale e globale capace di scoraggiare il conflitto e opporsi quando i governi, come in molti casi, muovono guerra agli Stati anche contro le volontà dei loro stessi civili.

«Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.»

Margherita Hack

«La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia, ma la giustizia per amor della pace.»

Martin Lutero

«Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: “Mamma, che cosa era la guerra?”»

Eve Merriam

"Immagina non ci siano nazioni
Non è difficile da fare
Niente per cui uccidere e morire
E nessuna religione
Immagina tutta la gente
Che vive in pace."

John Lennon, «Image»

«La pace non è assenza di conflitto. Il conflitto è un fatto inevitabile della vita quotidiana: conflitti interiori, interpersonali, tra gruppi e internazionali. La pace consiste nell’affrontare in modo creativo i conflitti. Pace è il modo di procedere per risolvere i conflitti in modo tale che entrambe le parti vincano, con accresciuta armonia come conseguenza dl conflitto e della sua risoluzione. La risoluzione è pacifica se i partecipanti arrivano a voler cooperare in modo più completo e si trovano nella condizione di poterlo fare.»

J. e K. McGinnis

"Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra."

Gianni Rodari, «Promemoria»

Cos’altro si può fare?

Condividere una frase, un aforisma o una citazione è un gesto semplice ma potente: le parole possono risvegliare coscienze, aprire gli occhi a chi tende a voltarsi dall’altra parte e ricordare che dietro ogni conflitto ci sono persone, non numeri. Tuttavia, se da sole non bastano a fermare la violenza, possono comunque essere la scintilla che spinge all’azione concreta.

La realtà è che le popolazioni colpite hanno bisogno, prima di tutto, di aiuti tangibili. In Ucraina, a Gaza, in Yemen, in Siria e in tanti altri angoli del mondo martoriati dalla guerra, mancano beni di prima necessità: acqua, cibo, medicinali, vestiti, pannolini, coperte. Ogni giorno migliaia di famiglie cercano rifugio tra macerie e ripari di fortuna, mentre i civili più fragili – donne, bambini, anziani – sono i primi a pagare il prezzo della violenza.

Ecco perché, accanto alla forza simbolica delle parole, esiste un bisogno urgente di gesti concreti. Sono numerose le organizzazioni umanitarie che operano sul campo con serietà e trasparenza, raccogliendo fondi e risorse da destinare a chi non ha più nulla. Sostenere queste realtà significa offrire un contributo reale, trasformando l’indignazione e l’empatia in azioni che possono salvare vite.

Informarsi, scegliere con attenzione a chi donare e diffondere queste opportunità di solidarietà è parte di un dovere morale che non conosce confini. In un mondo interconnesso, aiutare chi soffre dall’altra parte del pianeta non è solo un atto di altruismo, ma un modo per riaffermare la nostra comune umanità.

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