Forex, market mover della settimana: la quiete dopo la tempesta?

Flavia Provenzani

19 Marzo 2017 - 13:00

I market mover della settimana faranno recuperare il dollaro? Ecco gli eventi da monitorare nel Forex sul Calendario Economico dal 20 al 24 marzo.

Forex, market mover della settimana: la quiete dopo la tempesta?

Il dollaro tornerà a rafforzarsi nella settimana dal 20 al 24 marzo? Il Calendario Economico non ci offre molti market mover ad alto impatto, la price action delle valute tornerà a seguire i fondamentali generali e la speculazione dei trader.

La scorsa settimana, la Federal Reserve ha deciso proseguire con la sua normalizzazione di politica monetaria alzando il tasso di interesse di 25 punti base all’1%. Con questa azione, la Fed ha aumentato il tasso per la terza volta dalla crisi finanziaria mondiale. Il rialzo ora largamente atteso dagli investitori in scia della forza del report sul mercato del lavoro di febbraio e dei numerosi commenti dei membri della Fed, tra cui la stessa presidente Yellen, in riferimento alla necessità di procedere con un aumento dei tassi di interesse.
Tuttavia, la Fed non ha aggiornato il suo outlook sull’economia e il risultato è stato un crollo del dollaro statunitense.

Intanto, in Olanda l’estrema destra non ce l’ha fatta alle elezioni, un fattore che ha sostenuto la ripresa dell’ero. Nel Regno Unito, la fiducia della Bank of England ha spinto in forte rialzo la sterlina.

Il dollaro USA ha perso terreno a causa dei commenti dovish provenienti dalla Fed. La domanda, ora, è se la sua discesa continuerà anche la prossima settimana o no (a proposito, è utile leggere la nostra analisi sul cambio euro dollaro per la prossima settimana).

Tra i market mover più importanti della settimana troviamo l’inflazione nel Regno Unito, la decisione sui tassi in Nuova Zelanda e gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti.
Ecco uno sguardo agli eventi importanti per la settimana dal 20 al 24 marzo:

Inflazione nel Regno Unito
L’indice dei prezzi al consumo è salito nel mese di gennaio al ritmo più rapido da giugno 2014 a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio e l’indebolimento del GBP. L’indice è salito dell’1,8 per cento su base annualizzata, ma al di sotto delle previsioni del mercato per un aumento annuale dell’1,9 per cento. La Bank of England si aspetta che l’inflazione salga al di sopra del 2,7 per cento in circa un anno grazie ad un aumento dei prezzi delle importazioni causato dalla decisione di lasciare l’Unione Europea. Nel mese di febbraio, si prevede che l’IPC salirà ulteriormente al 2,1 per cento anno su anno.

Scorte di petrolio negli USA
Le scorte di petrolio greggio sono leggermente diminuite nel corso dell’ultimo periodo di riferimento dopo aver registrato incrementi per nove settimane (meno 237.000 barili). Tuttavia, i prezzi del petrolio sono rimasti invariati con l’alto livello di stoccaggio negli Stati Uniti che ha compensato un dollaro più debole. Anche se il mercato degli Stati Uniti continuerà a concentrarsi sulla crescita della produzione e sulle scorte, lo stesso non è applicabile ad altri paesi in tutto il mondo. Per esempio, l’Asia continua ad annaspare sotto il deficit, mentre gli Stati Uniti e il bacino dell’Atlantico continuano a registrare eccedenze.

I tassi di interesse in Nuova Zelanda
La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha mantenuto il tasso ufficiale invariato all’1,75 per cento nel corso della riunione di febbraio, nonostante il miglioramento continuo nelle attività di business, i prezzi delle materie prime e una migliore view globale. Tuttavia, le grandi sfide attuali come la capacità aggiuntiva dell’economia mondiale e un aumento dell’incertezza geopolitica continuano a causare problemi alla RBNZ. La banca centrale della Nuova Zelanda non dovrebbe modificare i tassi nel corso della riunione della Commissione di politica monetaria che si terrà questa settimana.

Beni durevoli negli USA
Negli Stati Uniti, gli ordini di beni durevoli hanno rimbalzato nel mese di gennaio. Il numero di ordini è aumentato dell’1,8 per cento, dopo due mesi di calo. Ciò indicava che le aziende erano ottimiste all’inizio dell’anno. Tuttavia, il fattore chiave che determina i piani di investimento aziendali è sceso dello 0,4 per cento. Escludendo i trasporti, gli ordini sono scesi dello 0,2 per cento, il livello più deboli da giugno dello scorso anno, ma gli analisti si aspettano che gli investimenti delle imprese si rafforzino nel corso di quest’anno grazie alla ripresa del settore manifatturiero. Per febbraio, gli ordini di beni durevoli dovrebbero aumentare dello 0,1 per cento e mentre la versione core dovrebbe aumentare dello 0,5 per cento.

Market mover lunedì 20 marzo

  • 08:00, EUR: indice dei prezzi alla produzione Germania
  • 10:00, EUR: costo del lavoro
  • 12:30, USD: indice delle attività Fed di Chicago
  • 14:30, CAD: vendite all’ingrosso

Market mover martedì 21 marzo

  • 01:30, AUD: verbali riunione RBA
  • 08:00, CHF: bilancia commerciale
  • 10:30, GBP: indice delle vendite al dettaglio
  • 10:30, GBP: indice dei prezzi alla produzione
  • 10:30, GBP: indice dei prezzi al consumo
  • 14:30, CAD: vendite al dettaglio
  • 21:30, USD: scorte settimanali di petrolio

Market mover mercoledì 22 marzo

  • 00:50, JPY: esportazioni
  • 00:50, JPY: importazioni
  • 00:50, JPY: verbale riunione BoJ
  • 05:30, JPY: indice dell’attività industriale
  • 09:00, EUR: incontro BCE
  • 11:00, EUR: bilancia dei pagamenti
  • 14:00, USD: indice dei prezzi delle abitazioni
  • 15:00, CHF: report trimestrale SNB
  • 15:00, USD: vendita case esistenti
  • 21:00, NZD: tassi di interesse RBNZ

Market mover giovedì 23 marzo

  • 08:00, EUR: fiducia dei consumatori Gfk Germania
  • 08:45, EUR: fiducia delle imprese Francia
  • 10:00, EUR: bollettino economico BCE
  • 10:30, GBP: vendite al dettaglio
  • 11:30, EUR: asta Targeted LTRO
  • 13:30, USD: richieste sussidi disoccupazione
  • 15:00, USD: vendita nuove abitazioni
  • 15:30, USD: scorte gas naturale EIA
  • 16:00, EUR: fiducia dei consumatori
  • 22:45, NZD: bilancia commerciale

Market mover venerdì 24 marzo

  • 01:30, JPY: PMI manifatturiero Nikkei
  • 09:00, EUR: PMI manifatturiero Markit Francia
  • 09:00, EUR: PMI dei servizi Markit Francia
  • 09:30, EUR: PMI manifatturiero Markit Germania
  • 09:30, EUR: PMI dei servizi Markit Germania
  • 10:00, EUR: bilancia commerciale extra-UE Italia
  • 10:00, EUR: PMI manifatturiero Markit Eurozona
  • 10:00, EUR: PMI dei servizi Markit Eurozona
  • 13:30, USD: ordini di beni durevoli
  • 14:30, CAD: indice dei prezzi al consumo
  • 15:45, USD: PMI manifatturiero Markit
  • 15:45, USD: PMI dei servizi Markit
  • 19:00, USD: impianti per estrazione petrolio in funzione Baker Hughes

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