Forex: l’euro avanza, attesa per l’accordo dell’Eurogruppo. NZD forte e JPY stabile

Flavia Provenzani

16/02/2015

Il mercato è fiducioso e ritiene che si riesca a trovare un accordo entro la fine della settimana, prevista alta volatilità. Intanto lo yen resiste, mentre il dollaro neozelandese è la valuta più forte del giorno, su dell’1%. Festa nazionale negli USA

Forex: l’euro avanza, attesa per l’accordo dell’Eurogruppo. NZD forte e JPY stabile

Nella giornata di trading di lunedì è grande l’attesa per l’esito della riunione dei ministri delle finanze dell’eurozona per evitare la Grexit, l’uscita della Grecia dall’unione moneraria. Il mercato è fiducioso e ritiene che si riesca a trovare un accordo, ma non questa sera.

Lo yen intanto resiste, con gli analisti che non prevedono ulteriori manovre straordinarie da parte della BOJ; il dollaro neozelandese è la valuta più forte di oggi nel forex trading, e aumenta del suo valore dell’1%.
Il mercato rimane debole a causa dell’assenza dei forex trader americani per festa nazionale.

L’euro avanza nella giornata di lunedì, a ridosso dell’incontro con i ministri delle finanze dell’eurozona: gli investitori si aspettano che si troverà un consenso generale per sostenere la Grecia oltre il suo programma di salvataggio in scadenza a fine mese, scongiurando così l’uscita dal Paese dall’euro.

In una giornata di trading debole a causa della mancanza degli investitori americani per festa nazionale, il dollaro neozelandese si è rivelato il motore più attivo sul mercato del forex, aumentando quasi l’1%, grazie al forte report sulle vendite al dettaglio.

L’euro aumenta i suoi guadagni costantemente durante questo mese di difficoltà, tra il nuovo governo di Atene e i suoi creditori internazionali in Europa e al FMI.
Questo, e la relativa calma sulla questione debito in Spagna, Italia e Portogallo, suggerisce che i ministri delle finanze dell’eurozona siano meno disposti a rischiare che la Grecia abbandoni l’euro rispetto a quanto lo fossero durante la crisi del Paese nel 2012.

Ma almeno per ora, gli analisti sembrano più inclini ad attribuire la mancanza di un significativo sell-off sull’euro alla fiducia che i ministri riescano a trovare un modo per soddisfare le complesse agende politiche sia della Grecia, sia di tutta l’eurozona.

"La situazione potrebbe rapidamente diventare molto pericolosa per l’euro se non si trovasse alcun accordo"

ha dichiarato Susanne Galler, strategist di Jefferies a Londra.

"L’opinione del mercato è che si trovi un accordo entro la fine di questa settimana, credo infatti che non si riuscirà a trovare un accordo oggi. L’orologio continua a scandire i minuti e l’euro sarà sempre più vulnerabile con il passare del tempo."

L’euro aumenta di un quarto di punto percentuale contro un dollaro - di molto più debole - scambiato a 1,1413 dollari. EL’euro è invece piatto contro lo yen e aumenta dello 0,4% contro la sterlina inglese.

Parla Barclays
Gli analisti di Barclays ritengono che ci sarà un’alta volatilità sull’euro, non importa il risultato di oggi. Aggiungono poi che un’uscita della Grecia sarebbe inequivocabilmente negativa per l’intera eurozona.

"Un accordo con delle concessioni significative per la Grecia potrebbe aumentare la percezione del rischio in Spagna, con un conseguente e significativamente maggiore rischio di ribasso per l’euro"

aggiungono ancora.

Barclays sostiene anche che un accordo con la Grecia ed un po’ di sollievo dall’austerità potrebbe potenzialmente aumentare il valore dell’euro nel breve termine e rallentare la sua discesa nei prossimi mesi.

Il dollaro scende dello 0,1% a ¥ 118,59, da 118,70 della fine della scorsa settimana, dopo un massimo mensile a 120.48 yen stabilito mercoledì scorso.

La Bank of Japan (BOJ) ha in programma una riunione a tema di politica monetaria questa settimana, ed è dato come improbabile che annunci un potenziamento del piano di quantitative easing.

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