Forex: inflazione USA risale, EUR/USD perde l’1,5% in un’ora e torna a 1,10

Nicola D’Antuono

23 Maggio 2015 - 08:47

Il cambio euro/dollaro si è letteralmente sciolto dopo il dato sull’inflazione negli USA (migliore del previsto), perdendo più di 150 pip in un’ora circa. Quotazione torna a 1,10, ma molti analisti si aspettano un approdo sulla parità nei prossimi mesi

Forex: inflazione USA risale, EUR/USD perde l’1,5% in un’ora e torna a 1,10

Sul forex abbiamo assistito anche ieri a movimenti di grande rilevanza tecnica, in particolare sul tasso di cambio euro/dollaro a seguito della pubblicazione del dato sul tasso di inflazione negli Stati Uniti. Su base mensile è stata riscontrata una crescita dello 0,3% dell’inflazione “core”, migliore dello 0,2% prospettato dagli analisti finanziari che si aspettavano una variazione nulla rispetto al mese precedente. Sul mercato delle valute il cambio EUR/USD, che quotava intorno a 1,1170 poco prima della comunicazione del dato, è improvvisamente crollato fino ad approdare in area 1,10.

Nel giro di un’ora il cambio euro/dollaro ha perso l’1,5% del proprio valore, chiudendo poco al di sopra dei minimi intraday. Il mantenimento dello stato di debolezza del cambio è stato favorito dal discorso serale di Janet Yellen, chairwoman della Federal Reserve, secondo la quale il rialzo dei tassi di interesse negli USA nel 2015 potrebbe essere appropriato se l’economia americana dovesse continuare a crescere a ritmi sostenuti. Sebbene il mercato sconti tassi invariati almeno fino a settembre, un primo ritocco verso l’alto potrebbe avvenire già verso fine anno anziché all’inizio del 2016.

Al di là del rebus tassi, che dovrebbe continuare ad accompagnare gli investitori nei prossimi mesi mantenendo elevata la volatilità, il cambio euro/dollaro sembra comunque destinato a perdere valore da qui a fine anno. Il rimbalzo avvenuto nelle scorse settimane da 1,05 a 1,14 è stato dettato da fattori contingenti, ma ora le motivazioni di carattere macroeconomico potrebbero nuovamente prendere il sopravvento e spingere la quotazione quantomeno verso i minimi dell’anno posti intorno a 1,0460. Secondo Vincenzo Longo, market strategist di IG, il cambio euro/dollaro sarà a 1,05 – 1,04 entro fine anno, mentre la parità potrebbe essere raggiunta nel primo trimestre del 2016.

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