Euro sui minimi da oltre due mesi contro dollaro e yen. Debolezza dovuta alle aspettative di nuove misure espansive della BCE su rischio deflazione
Il rischio legato allo scenario di deflazione nell’area euro è in costante aumento, come dimostrato dall’ultimo dato relativo all’indice dei prezzi al consumo a gennaio. Il risultato preliminare è stato quasi sconcertante, visto che siamo allo 0,7% e quindi ben distanti dal target del 2% che la BCE ritiene necessario per il mantenimento della stabilità dei prezzi nell’eurozona. Il dato di gennaio è stato più basso rispetto a dicembre, quando l’inflazione era allo 0,8%, ma anche inferiori alle aspettative del mercato, che si attendeva un lieve miglioramento allo 0,9%. A questo punto molti esperti stanno avanzando l’ipotesi di un taglio dei tassi di interesse da parte della BCE nella prossima riunione di giovedì 6 febbraio.
A novembre l’Eurotower intervenne con una riduzione di un quarto di punto, da 0,5% a 0,25%, dopo la pubblicazione di un dato sull’inflazione simile a quello comunicato sul finire dell’ultima ottava. Deutsche Bank ritiene che ci siano tutti i presupposti per un taglio al costo del denaro, probabilmente allo 0,1%, ma forse la BCE potrebbe finalmente portare i tassi sui depositi delle banche presso l’Eurotower su valori negativi dallo zero attuale, in modo tale da scoraggiare gli istituti di credito dell’area euro a detenere denaro nei forzieri di Francoforte. Un’altra opzione potrebbe essere quella di una nuova LTRO a lungo termine, quantomeno per aumentare l’offerta di moneta nel sistema visto che è in fase discendente.
Si parla poi della possibilità che la BCE inizi a comprare direttamente asset sul mercato, ma questo scenario viene al momento ritenuto poco probabile per la forte resistenza a simili misure ultra-espansive da parte dei “falchi” dell’Eurotower, in particolare i membri tedeschi del Consiglio Direttivo. Nel frattempo sul forex l’euro continua a perdere valore, anche a causa delle vendite importanti scattate sui titoli di stato e sulle borse dell’eurozona. Il tasso di cambio euro/dollaro è ai minimi da oltre due mesi sotto 1,35 e nei prossimi giorni potrebbe scendere anche fino a 1,34. Forti cali si riscontrano anche sul cross euro/yen, che è sceso a 137,50 ai minimi da fine novembre scorso.
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