Il cambio dollaro-yen accelera al rialzo durante la notte: gli ennesimi segnali incoraggianti riguardo possibili interventi della BoJ spingono USD/JPY oltre quota 103. Reggerà?
Il cambio dollaro-yen dà seguito durante la notte al movimento di ieri segnando un netto rialzo che lo riporta sopra quota 103,2, verso i massimi raggiunti nei primissimi giorni del mese.
L’apparente ribasso che sembrava riportarlo al test della soglia psicologica del 100 viene quindi immediatamente sospeso dopo che un report proveniente dalla Bank of Japan riporta uno sprazzo di ottimismo riguardo il futuro dello yen.
Il movimento rialzista potrebbe però avere le gambe corte e con l’arrivo della riunione BoJ e di quella Fed, soprattuto dopo le ultime parole riguardo il possibile rialzo dei tassi USA, potrebbe riportare ad un atteggiamento più conservativo e più atto a coprire i rischi.
Dopo aver visto i target dopo il crollo della sterlina di ieri, vediamo ora i motivi per i quali il cambio dollaro-yen si è spinto al rialzo e gli eventuali limiti di questo movimento di metà settembre.
Forex, dollaro-yen super quota 103: il pericoloso ottimismo in attesa della BoJ
Il cambio dollaro-yen risale in soli due giorni da quota 101,4 fino al massimo stabilito oggi attorno al 103,3, dirigendosi verso un importante livello di test.
Il movimento deciso operato durante la notte è stato causato da un report della Bank of Japan, nel quale viene fatto capire come la banca centrale giapponese stia ragionando su nuove politiche monetarie espansive e futuri interventi.
Il peso dello yen grava sull’economia giapponese e l’obiettivo di Kuroda è sempre stato, a parole, quello di invertire il trend ormai annuale, cercando di incrementare il programma di acquisto titoli da parte della BoJ.
Lo spazio di manovra rimasto in capo alle autorità di politica monetaria giapponesi non è infatti dei più ampi, con i tassi di interesse già negativi da tempo, e la riunione prevista la prossima settimana accresce nuovamente le aspettative del mercato per possibili nuovi interventi.
La prossima settimana ritroviamo tuttavia anche la riunione Fed e le poche chance di un rialzo dei tassi rischiano di frenare un possibile rialzo del dollaro contro la valuta giapponese, lasciando così tutto nelle mani di Kuroda e del suo staff.
Finora la Bank of Japan ha sempre deluso il mercato nel momento in cui era chiamata a prendere la situazione in mano e i giorni di fuoco della prossima settimana, tra il 20 e il 21, saranno determinanti per l’andamento futuro di dollaro-yen.
Dal seguente grafico giornaliero è possibile apprezzare la spinta al rialzo messa in piedi nelle ultime due giornate, con un netto ritorno al di sopra della media mobile a 20 periodi:
Come molti altri cambi anche dollaro-yen è in una fase di accumulazione, in attesa di BoJ e Fed, e si ritrova all’interno di una figura a triangolo dalla grande importanza.
La trendline superiore ha infatti già rappresentato un grande ostacolo per USD/JPY negli ultimi mesi, costringendolo a ondate rialziste dai massimi via via decrescenti.
Il test ormai prossimo della trendline, attorno a quota 103,5, sarà quindi cruciale per capire l’atteggiamento con il quale il cross si avvicinerà alle importanti riunioni della prossima settimana.
Un suo abbattimento aprirebbe la strada del rialzo e del raggiungimento dei massimi a 103,99, con il ritorno sopra quota 104 che rappresenterebbe una importante anomalia nel trend di medio periodo tenuto finora.
Al contrario un ribasso al di sotto del 103 senza aver superato la trendline costituirebbe la premessa più adeguata ad un ritorno verso il supporto a 102,18 e, più in generale, ad un movimento conservatore e di copertura dei rischi, così come è stato negli ultimi mesi, almeno fino a quando Yellen e Kuroda diranno la loro.
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