I timori per un nuovo shock nel mercato del credito in Cina stanno provocando forti vendite sul dollaro australiano, molto influenzato dall’economia di Pechino
L’Australia che sa bene quanto l’andamento dell’economia cinese sia in grado di influenzare i propri mercati finanziari e la valuta domestica, considerando che Pechino è il primo partner commerciale in grado di assorbire più del 50% dell’export del paese oceanico. Un eventuale crollo della Cina equivale a una rovinosa caduta dell’economia australiana, che difficilmente riuscirebbe a sostenere i guai di Pechino.
Stanotte i mercati asiatici sono stati scossi dalla notizia di un forte aumento delle sofferenze nei bilanci delle grandi banche cinesi e delle difficoltà delle piccole e medie imprese. Inoltre, il mercato dei tassi interbancari in Cina continua a mostrare evidenti crepe, in grado di creare gravi shock ai mercati finanziari dell’intera regione del Sud-Est asiatico. Tokyo ha chiuso con un calo del 2% circa, male anche Shanghai (-1,3%).
Sul forex il dollaro australiano è stato letteralmente inondato dalle vendite, trascinando al ribasso anche il dollaro neozelandese. Il tasso di cambio Aud/Usd è tornato in area 0,96, dopo aver toccato i livelli più alti degli ultimi 4 mesi a 0,9757. La valuta australiana è in forte calo anche su euro e yen. Per l’Aussie potrebbe essere giunto il momento di innescare la retromarcia, dopo il maxi-rimbalzo degli ultimi due mesi che ha generato una performance dell’8%. Pesante anche il bilancio per il cambio Nzd/Usd, che è crollato in area 0,8370 dopo che ieri il Kiwi era salito sui livelli più alti degli ultimi 5 mesi a 0,8543.
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