Lo yen continua a perdere terreno ed è ormai vicino ai minimi più bassi da oltre 4 anni sul dollaro americano. La sua debolezza, però, favorisce il boom del Nikkei
Non si ferma la discesa dello yen, che anche nella giornata di ieri ha evidenziato un calo generalizzato sul mercato forex. In realtà questa flessione è proseguita anche questa notte sui mercati asiatici, favorendo il rialzo della borsa di Tokyo. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso la seduta con un progresso dello 0,6% a 15.749,66 punti, salendo sui massimi più alti da dicembre 2007. Il crollo dello yen sta favorendo il boom in borsa delle aziende giapponesi orientate all’export, in particolare quelle appartenenti al settore manifatturiero, e delle società del comparto finanziario.
Sale anche la borsa di Shanghai dello 0,7% circa, nonostante il calo dell’indice Pmi di servizi che a novembre ha registrato una flessione a 56 punti dai 56,3 punti della precedente rilevazione. In difficoltà le borse del Sud-Est asiatico, che soffrono le aspettative di avvio del tapering negli Stati Uniti. Sul forex lo yen è sempre più in caduta libera. Il tasso di cambio dollaro/yen è salito a 103,37, ai massimi da maggio scorso. Il massimo dell’anno di 103,74, toccato il 22 maggio scorso, è ora a portata di mano e dovrebbe essere superato entro questa settimana.
L’eventuale breakout esplosivo della resistenza di 103,80 dovrebbe favorire ancora il rally del cambio, che su base mensile sembra essere proiettato verso il target di 110. In rialzo troviamo anche il cross euro/yen, che ha sfiorato quota 140, e il cross sterlina/yen che ha superato quota 169. Entrambi i cross valutari sono ai massimi da oltre 5 anni. Nel breve periodo gli analisti tecnici si aspettano un pullback fisiologico prima della ripartenza verso nuovi ambiziosi target di prezzo.
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