Fintech in Europa: società più redditizie nel 2020

Giulia Adonopoulos

25/02/2020

07/08/2020 - 17:27

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Crescono gli investimenti nel Fintech in Europa, con il Regno Unito che guida il trend. Da Revolut a Monzo, passando per N26 e Klarna, le fintech europee più redditizie valgono svariati milioni di dollari.

Fintech in Europa: società più redditizie nel 2020

Nel 2019 gli investimenti europei nel Fintech hanno raggiunto la cifra record di 58,1 miliardi $. La più grande spinta al settore è arrivata dal Regno Unito, dove si sono concentrati 48,5 miliardi $ di investimenti, pari all’83% della somma totale. Lo dicono i dati del rapporto semestrale di KPMG sulle tendenze di investimento nel settore Fintech nelle varie regioni del mondo.

In questo scenario non sorprende che tra le società più vitali e in crescita ci sia Revolut, la banca digitale nata in Gran Bretagna che oggi vanta oltre 10 milioni di utenti in tutto il mondo. La fintech fondata e guidata da Nikolay Storonsky ha contribuito a riscrivere le regole del settore bancario e fa parte di quell’ondata di nuove challenger bank basate su app mobile che offrono servizi e prodotti finanziari customer-oriented senza reti di filiali fisiche. Tra queste troviamo anche le inglesi Monzo e Starling e la tedesca N26.

Fintech: Revolut è la startup inglese più redditizia

Nel 2020 Revolut sarà una delle fintech europee da tenere d’occhio assolutamente. La società ha raggiunto una valutazione di 5,5 miliardi $ grazie a un round di finanziamento di Serie D da 500 milioni $ guidato da TCV e a cui hanno partecipato anche i primi investitori di Facebook e Netflix. Questa operazione porta Revolut nella top list delle aziende fintech che valgono di più in Europa.

La missione dell’azienda, spiega il CEO Nik Storonsky, “è quella di costruire una piattaforma finanziaria globale, un’unica app attraverso la quale gli utenti possano gestire tutti gli aspetti finanziari quotidiani. Per il futuro il nostro focus sarà il lancio delle operazioni bancarie in Europa, l’incremento del numero di utenti che utilizzano Revolut quotidianamente come account e l’impegno per la profittabilità”.

Fintech in Europa: le società che valgono di più

Ma Revolut non è l’unica realtà che può dare del filo da torcere agli istituti tradizionali. Sono almeno 50 le startup fintech in Europa che stanno sconvolgendo il mondo bancario e assicurativo. Queste startup stanno affermando la loro posizione di leadership sia a livello nazionale che internazionale.

Stando al report KPMG, il 2019 è stato un anno glorioso anche per Francia e Germania, dove sono stati raccolti rispettivamente 1,8 miliardi e 1,6 miliardi $ di investimenti totali. La Germania, in particolare, ha potuto contare sulla crescita della banca mobile N26 che, con l’aumento di capitale di 470 milioni $ nel terzo trimestre 2019, ha visto crescere la sua valutazione a 3,5 miliardi di dollari. La forte ascesa di N26, però, non continuerà nel Regno Unito: la società ha di recente annunciato che lascerà Londra a causa della Brexit visto che dopo il “Leave” non avrà più la licenza per operare nel Paese e non le conviene chiederne una nuova.

Quanto a valutazione, Olanda e Svezia la fanno da padrone insieme alla Gran Bretagna. Nel Nord Europa spiccano l’olandese Adyen, la piattaforma internazionale di pagamenti digitali unificati che aiuta i retailer a trovare le soluzioni migliori attraverso vari canali di vendita, e la svedese Klarna, società di pagamenti online che ha attirato una base utenti sempre più ampia grazie al suo servizio acquista ora, paghi dopo. Con un round di finanziamento da 460 milioni di dollari che ha portato la sua valutazione a 5,5 miliardi la scorsa estate è diventata la startup fintech più preziosa d’Europa.

E poi c’è Monzo, la banca mobile che ha visto salire la sua valutazione a 2,5 miliardi $ a seguito di un’iniezione di capitale da 146 milioni $ l’anno scorso. La storia di Monzo è simile a quella della sua connazionale Revolut: nata nel 2015 in UK e fondata da Tom Blomfield, è cresciuta rapidamente passando dall’essere una startup che offre carte di debito prepagate in-app a una banca regolamentata con oltre 3 milioni e mezzo di clienti.

Fintech: cosa aspettarsi nel 2020

Il 2020 si preannuncia come un anno emozionante e cruciale per il fintech. Grazie al crescente interesse da parte di multinazionali esterne al settore e dei giganti della tecnologia, gli esperti prevedono partnership, fusioni e acquisizioni strategiche, nonché l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti e servizi destinati a cambiare le nostre vite. Occhi puntati sulle opportunità messe in campo dall’Open Banking e dalla collaborazione tra banche e fintech. Insomma, si prospettano tempi maturi per la tecnofinanza, un settore in cui tutti lotteranno per accaparrarsi la loro bella fetta di mercato.

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