Ferrovie dello Stato presto in Borsa: parte la maxi-privatizzazione targata FFSS

Francesco Lucchetti

24/11/2015

La maxi operazione di privatizzazione di Ferrovie dello Stato segue quella di Poste Italiane e immetterà nel mercato il 40% delle quote. Delrio: mantenere gli obblighi di pubblica utilità. Come e quando avverrà la riforma?

Ferrovie dello Stato presto in Borsa: parte la maxi-privatizzazione targata FFSS

Prosegue il piano del Governo delle grandi privatizzazioni e dopo Poste Italiane ora tocca a Ferrovie dello Stato: dal 2016, se tutto procederà secondo i piani, potremmo vedere il titolo FFSS sbarcare in Borsa a Piazza Affari.

Il DPCM, ossia il decreto della presidenza del consiglio, è già stato esaminato dal governo e il premier Matteo Renzi ha dato il suo via libera, firmandolo ed inviandolo alle Camere per l’esame in Parlamento. La privatizzazione di Ferrovie dello Stato punta a ridurre il secondo maggiore debito pubblico dell’Eurozona dopo quello della Grecia, ecco i dettagli.

Privatizzazione FFSS, il mercato va tutelato

La grande operazione di privatizzazione messa in cantiere per Ferrovie dello Stato prevede che ad essere immessa sul mercato nel corso del 2016 sarà una quota pari a circa il 40% dell’azienda. Allo stesso tempo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha rimarcato con forza la natura delle ferrovie che non dovrà discostarsi dagli “obblighi di servizio pubblico e di pubblica utilità”:

“L’infrastruttura ferroviaria dovrà rimanere pubblica, dovrà essere garantito l’accesso a tutti in maniera uguale”

Mantenere di pubblico dominio la rete ferroviaria sarà quindi fondamentale, secondo il Ministro Delrio, per salvaguardare il mercato e far sì che nessun operatore del settore venga tagliato fuori.

Chi sono i destinatari della privatizzazione?

Il DPCM fissa quindi al 40% della proprietà il limite di quote che saranno immesse nel mercato nel corso del prossimo anno e nelle prossime settimane saranno definiti tutti i dettagli di questa grande operazione. L’offerta pubblica si realizzerà in più fasi e sarà principalmente rivolta agli investitori istituzionali, ma cercherà di coinvolgere ed incentivare la partecipazione di investitori retail e dei dipendenti di Ferrovie dello Stato, anche tramite forme di bonus share per questi ultimi.

I numeri di Ferrovie dello Stato

Nella giornata del 28 settembre scorso Ferrovie dello Stato ha reso noti i risultati del primo semestre del 2015 in cui si è evidenziato un aumento dello 0,7% dei ricavi lordi rispetto allo stesso periodo del 2014, con 4,193 miliardi di euro. Gli aspetti positivi non sono finiti qui, la riduzione del carico fiscale ha permesso un importante incremento degli utili del 2,5% rispetto all’anno precedente. Sul tema propongo la lettura di un interessante approfondimento da parte di Lorenzo Monti: “Ferrovie dello Stato, privatizzazione: al pubblico il 40% delle quote”.

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