FED risolleva il dollaro. Piano QE scende a 55 mld, rivista la forward guidance

Nicola D’Antuono

20 Marzo 2014 - 06:56

La FED ha rivisto ieri sera la forward guidance sui tassi e tagliato ancora il piano di stimoli monetari fino a 55 miliardi di dollari

FED risolleva il dollaro. Piano QE scende a 55 mld, rivista la forward guidance

Ieri sera è avvenuta la prima riunione di Janet Yellen come nuovo governatore della FED. Come da attese i tassi di interesse sono rimasti invariati tra lo 0% e lo 0,25%, mentre il piano di quantitative easing è stato ridotto a 55 miliardi di dollari. Da quando la Federal Reserve ha annunciato l’avvio del tapering sul finire dello scorso anno, il piano di stimoli monetari è stato tagliato di 10 miliardi di dollari al mese da 85 a 55 miliardi. La novità di ieri è stata la revisione della forward guidance, che comunque era nell’aria. In pratica la FED non teerrà più conto soltanto del tasso di disoccupazione per decidere l’avvio della normalizzazione monetaria negli Usa, bensì un “ampio spettro” di fattori.

In precedenza la forward guidance prevedeva l’avvio della stretta monetaria non appena il tasso di disoccupazione fosse sceso al 6,5% (ora siamo al 6,7%). Tuttavia la stessa Yellen ha sottolineato che questo indicatore sta perdendo credibilità, in quanto risulta in discesa in virtù del fatto che il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è sempre più ai minimi. La FED ha fatto capire che non c’è fretta di alzare i tassi di interesse e che il primo ritocco all’insùnon si avrà prima del 2015. Sono state abbassate poi le stime sul pil 2014 al 3% dal 3,2%. Il tasso di disoccupazione, invece, dovrebbe scendere al 6,3% - 6,1% entro fine anno. Dopo la riunione della FED sono scattati forti acquisti sul dollaro americano, mentre Wall Street ha chiuso in deciso calo.

Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro si è allontanato dai top di area 1,3970, toccati giovedì scorso, e ha cominciato a mettere in mostra una robusta discesa dei prezzi fino a 1,3809, ai minimi da quasi due settimane. Sui mercati asiatici il cambio euro/dollaro ha iniziato un rimbalzo tecnico, che ha riportato le quotazioni a 1,3835. Tuttavia, se il cambio dovesse chiudere la settimana sotto 1,38 potrebbero aumentare le spinte ribassiste. A quel punto i prezzi potrebbero scendere anche fino a 1,37 – 1,3650. Ha ripreso quota anche il cambio dollaro/yen, che ieri sera ha sfiorato 102,70. Giù l’oro che, complice il rafforzamento del biglietto verde, è tornato a 1.325$ sui minimi delle ultime tre settimane.

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