Bufera giudiziaria PD: Renato Soru è stato condannato per evasione fiscale. Dimissioni da europarlamentare in vista? M5S lancia l’hashtag #Sorudimettiti.
A due giorni dall’arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, con l’accusa di turbativa d’asta, va in scena un altro capitolo della saga giudiziaria che vede protagonista il PD.
Renato Soru, fondatore di Tiscali, europarlamentare e segretario regionale del PD sardo, è stato condannato a tre anni di reclusione, seppur in primo grado, con l’accusa di evasione fiscale, ben 2,6 milioni di euro, nell’ambito di un prestito fatto dalla società Andalas Ldt, di proprietà dello stesso Soru, a Tiscali.
Condanna Soru: scattano le dimissioni
Renato Soru, che ha ricoperto la carica di presidente della regione Sardegna dal 2004 al 2008, si è lasciato andare a dichiarazioni di incredulità:
“Non mi aspettavo questa sentenza, mi aspettavo di essere assolto, credo sia una sentenza ingiusta".
Alla domanda "Pensa alle dimissioni?", il governatore, subito dopo la sentenza, aveva risposto a caldo di considerare l’ipotesi e, a distanza di pochi minuti, è arrivata la conferma ufficiale delle dimissioni di Soru da segretario regionale del Pd della Sardegna.
Renato Soru: fondatore di Tiscali
Renato Soru, prima di intraprendere la carriera politica, è stato innanzitutto imprenditore e ha fondato nel 1997 Tiscali, che si affermerà poi come provider informatico tra i più importanti al mondo, imponendosi come alternativa a basso costo alla telefonia tradizionale.
Nel 1999 Tiscali è entrata in Borsa e in pochi mesi ha capitalizzato 30 mila miliardi di lire, così Soru, che ne controllava il 70%, è diventato uno dei pochi uomini italiani ad essere inserito nella classifica della prestigiosa rivista economica Forbes.
Le bufere giudiziarie sul PD
La condanna di Soru è l’ennesima cattiva notizia per il PD che arriva dal fronte giudiziario, dopo una serie di altri episodi che stanno interessando vari esponenti PD (De Filippo, Graziano, Uggetti).
Si tratta di un momento molto delicato, a circa un mese dalle importanti elezioni amministrative che interesseranno Roma, Milano, ma anche Torino, Bologna, Trieste e Napoli e sulle quali il premier Renzi sta “glissando” per timore di un risultato insoddisfacente per il PD, concentrandosi piuttosto sulla partita che si giocherà in autunno con il referendum confermativo sulla riforma costituzionale.
Grillo: "epopea immorale dei PD"
Sulla bufera giudiziaria abbattutasi sul PD, dichiarazioni dure arrivano da Grillo:
“ora tocca a Soru chi sarà il prossimo?”
e da vari esponenti del M5S che chiedono a gran voce le dimissioni di Soru dalla carica di eurodeputato:
“Ora che l’eurodeputato (assenteista) e segretario Pd della Sardegna Renato Soru è stato condannato in primo grado a 3 anni per una evasione fiscale di 2,6 milioni di euro, cosa dirà il suo segretario e presidente del Consiglio Renzi? Le dimissioni di Soru dall’incarico di eurodeputato sono il minimo sindacale per rispetto ai cittadini della Sardegna e d’Italia e di tutti gli imprenditori, artigiani e lavoratori che pagano le tasse regolarmente in questo Paese".
Alessandro Di Battista lancia su Twitter l’hashtag #Sorudimettiti.
Solo ieri, durante l’appuntamento con la consueta diretta video su Facebook, #Matteorisponde, Renzi aveva dichiarato:
"la mia posizione non è mai cambiata, noi rispettiamo le iniziative dei magistrati, speriamo arrivino a processo presto e ai partiti politici che strumentalizzano invitiamo a guardare a casa propria.”
Parole pronunciate chiaramente all’indirizzo, oltre che della magistratura, del Movimento 5 stelle, che tra le opposizioni esprime di solito posizioni “giustizialiste”.
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