Europa: inflazione resta da record. Bce pronta al rialzo tassi a luglio?

Violetta Silvestri

21 Aprile 2022 - 14:25

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Mentre l’inflazione di marzo rimane elevata in Europa, seppure meno delle attese, i commenti dalla Bce si fanno più aggressivi. Il rialzo dei tassi di interesse è più vicino? Le ultime novità.

Europa: inflazione resta da record. Bce pronta al rialzo tassi a luglio?

L’inflazione dell’Eurozona a marzo è rimasta ancora ai massimi storici a causa dell’impennata del costo dell’energia, nonostante sia aumentata meno del previsto.

La Banca centrale europea vuole mantenere i prezzi al 2,0% nel medio termine e ha segnalato che avrebbe inasprito la politica ponendo fine al suo programma di acquisto di obbligazioni entro la fine dell’anno e muovendosi verso un rialzo dei tassi in seguito.

Diverse voci importanti dell’Eurotower stanno assumendo toni più aggressivi sulla politica monetaria, azzardando possibili aumenti dei tassi prima di quanto ci si aspetti: già a luglio?

L’inflazione da record pressa la Bce

L’ufficio statistico dell’Unione europea Eurostat ha affermato che i prezzi al consumo nei 19 Paesi che condividono la valuta sono aumentati del 2,4% su base mensile a marzo per un incremento del 7,4% su base annua.

Sul totale anno su anno, 4,36 punti percentuali sono dovuti al rialzo dei prezzi dell’energia, mentre 1,12 punti provengono da servizi più costosi e 1,07 punti da cibo, alcol e tabacco.

Le preoccupazioni che l’inflazione - già quasi quattro volte l’obiettivo del 2% e in aumento - rischi di perdere il controllo nonostante le prospettive di crescita in peggioramento in Europa stanno pressando la Bce.

Non è un caso che in questa settimana si sono rincorsi commenti “da falco” di importanti esponenti del board. Quattro funzionari, tra cui il vicepresidente Luis de Guindos, hanno affermato nei giorni scorsi che la Bce potrebbe aumentare il tasso sui depositi da -0,5% all’inizio del terzo trimestre, dopo la fine degli acquisti di attività.

“Un aumento del tasso a luglio è possibile”, ha detto Il membro del Consiglio direttivo Martins Kazaks. “Siamo su un solido percorso di normalizzazione delle politiche in cui passo dopo passo arriviamo gradualmente allo zero e poi al di sopra.”

Il belga Wunsch ha riferito a Bloomberg che potrebbero essere necessari provvedimenti più drastici se emergono effetti di secondo impatto e i salari aumentano:

“ci sono ovviamente situazioni in cui se lo shock è molto forte sull’economia reale, ci sentiremmo più a nostro agio nell’osservare l’andamento dell’inflazione...siamo ancora in una situazione in cui siamo favorevoli in termini di politica monetaria. I tassi reali oggi sono molto, molto negativi. Quindi l’inizio del processo di normalizzazione dovrebbe essere relativamente indipendente dall’economia reale.”

Quali sono i piani della Bce?

Qualsiasi decisione di aumentare i tassi richiederà prima di fermare gli acquisti di obbligazioni. Questa è la strategia di uscita della Banca centrale europea e i responsabili politici hanno lasciato pochi dubbi sul fatto che stiano pianificando di attenersi a essa, nonostante la maggiore urgenza di agire.

Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha detto ai giornalisti a Washington, che “sembra che saremo in grado di concludere acquisti netti, forse già alla fine del secondo trimestre. Un aumento del tasso potrebbe quindi avvenire all’inizio del terzo trimestre, se si attiene alla sequenza che abbiamo concordato.”

I funzionari hanno anche sottolineato che le proiezioni economiche saranno fondamentali per rimuovere rapidamente lo stimolo.

Il prossimo aggiornamento è previsto per l’inizio di giugno e De Guindos ha affermato che è già chiaro che una maggiore inflazione e una minore crescita faranno parte del mix.

“Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo interrompere il nostro programma di acquisto di asset a luglio. Per il primo rialzo dovremo vedere le nostre proiezioni, i diversi scenari...dalla prospettiva di oggi luglio è possibile e anche settembre, o più tardi. Guarderemo i dati e solo allora decideremo”

La Bce, quindi, resta ancorata a uno scenario complesso, che potrebbe iniziare a mutare già in estate.

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# Bce

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