Ethereum: l’andamento del prezzo rimane incerto, nuovo sell-off in vista?

Gabriele Stentella

8 Marzo 2022 - 12:19

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Il prezzo di Ethereum fatica ancora a trovare la sua stabilità sopra i $2.500. Si tratta di una fase transitoria o è in arrivo una nuova imponente flessione?

Ethereum: l’andamento del prezzo rimane incerto, nuovo sell-off in vista?

Le quotazioni di Ethereum si muovono ancora in territorio negativo: nell’ultima settimana la seconda criptovaluta del mercato ha perso più del 15% del suo valore, che rimane confinato in un range di supporto critico attorno ai $2.500.

In un primo momento il prezzo di ETH era schizzato in alto grazie all’adozione massiccia da parte del governo di Kiev e delle organizzazioni non governative ucraine, che hanno utilizzato le criptovalute - come Ethereum- per raccogliere donazioni da tutto il Mondo e finanziare la resistenza.

Ciononostante, nei primi giorni di marzo la valuta digitale ha iniziato una lenta e graduale discesa, in contrasto con il parere di chi si aspettava una prosecuzione del trend bullish e il superamento di nuovi massimi entro la prima settimana del mese.

Ethereum: nuove flessioni dietro l’angolo? Il punto della situazione

Le performance recenti di Ethereum lasciano supporre che si trovi ancora in fase bearish: dopo aver superato i $3.000 a inizio febbraio, il secondo crypto asset del mercato è stato trascinato a fondo dagli ingenti ordini di vendita dei trader ribassisti. Tuttavia, quest’ultimi non sono riusciti, almeno per ora, nell’intento di spingere il prezzo di ogni ETH sotto i $2.300.

La situazione appare molto delicata, ma di fronte all’ipotesi che vede Ethereum andare incontro a un nuovo imponente sell-off nei prossimi giorni, il parere degli analisti non è omogeneo. Secondi i dati forniti da Glassnode e Santiment, due portali che offrono strumenti per l’analisi e il monitoraggio del mercato delle crypto, sia i grandi investitori (le c.d. «Whales») che i trader retail sono tornati ad accumulare la Altcoin; in data 7 marzo, si contavano oltre 6,97 milioni di crypto wallet sui quali era in custodia un importo pari o superiore a 0,1 ETH; mentre 1,41 milioni di wallet avevano almeno 1 ETH.

Questo elemento sta contribuendo a diffondere ottimismo nei confronti di una progressiva ripresa della criptovaluta, che potrebbe essere favorita nella sua risalita anche dall’adozione del protocollo Proof of Stake (PoS).

“Mi aspetto che il passaggio di Ethereum al Proof of Stake abbia un impatto positivo sul prezzo a lungo termine, questo perché dovrebbe ridurre drasticamente il costo delle transazioni sulla rete di ETH, che è attualmente il principale svantaggio di Ethereum”.

Lo ha riferito in un’intervista Marcus Sotiriou, analista della società finanziaria canadese GlobalBlock.

Prezzo di ETH: i livelli da monitorare

Gli analisti si mostrano concordi nell’individuare il supporto cardine per Ethereum a $2.500, anche se negli scorsi giorni il prezzo della crypto si è mosso sotto tale soglia, testando un secondo supporto attorno ai $2.440.

Al momento della scrittura dell’articolo, le quotazioni di ETH si mantengono in prossimità dei $2.580, vale a dire la prima importante resistenza da superare al fine di consolidare il movimento rialzista verso i $2.600. Le analisi suggeriscono che se la criptovaluta riuscisse a mantenersi stabile sopra questo livello, sarebbe più facile per i trader rialzisti traghettarne il valore oltre i $3.000.

Si ricorda che l’attuale media mobile di medio periodo di Ethereum è di poco inferiore a $3.040, mentre quella calcolata sui dati da inizio 2022 sfiora i $2.951.

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