La guida alle elezioni amministrative 2023: tutte le dati ufficiali, gli orari, i ballottaggi, la legge elettorale in vigore e i Comuni capoluogo che in Italia interessati dal voto delle comunali.
Chi ha vinto le elezioni amministrative 2023? Una domanda sempre questa d’attualità, visto che la tornata di quest’anno vede interessati complessivamente 792 Comuni tra cui 17 capoluoghi di provincia e uno di regione.
In Italia per le elezioni amministrative 2023 si votato per il primo turno nella doppia data di domenica 14 e lunedì 15 maggio, poco più di un mese dopo il voto nei comuni del Friuli-Venezia Giulia e due settimane prima della data in Sicilia e una rispetto al Trentino-Alto Adige e alla Valle d’Aosta.
Ecco allora una guida alle elezioni amministrative 2023 con tutte le notizie in merito alla data e agli orari del voto, dove si andrà al ballottaggio, una sintesi della legge elettorale e l’elenco dei comuni capoluogo - con i link dei rispettivi approfondimenti - che saranno chiamati a eleggere un nuovo sindaco.
Elezioni amministrative 2023: le date
Le elezioni amministrative 2023 in Italia si sono svolte in data domenica 14 (dalle ore 07:00 alle ore 23:00) e lunedì 15 maggio (dalle ore 07:00 alle ore 15:00).
Gli eventuali ballottaggi invece avranno luogo il 28 e 29 maggio con gli stessi orari; non ci sarà un accorpamento con le elezioni regionali in Molise dove si voterà il 25 e 26 giugno, mentre la Provincia autonoma di Trento sceglierà il nuovo presidente il 22 ottobre.
La Regione Sicilia, vista la sua autonomia, ha stabilito che il primo turno delle elezioni amministrative nell’isola si terrà in data domenica 28 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con gli eventuali ballottaggi che invece si svolgeranno domenica 11 e lunedì 12 giugno con i medesimi orari.
In Friuli-Venezia Giulia invece le regionali e le amministrative nei 24 Comuni interessati sono state accorpate alle regionali: le urne si sono aperte domenica 2 aprile e lunedì 3 aprile, con i ballottaggi che si sono tenuti domenica 16 e lunedì 17 aprile.
Infine nei Comuni del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta, le elezioni amministrative 2023 si terranno il 21 maggio - non ci sarà la doppia data per quanto riguarda il voto - con eventuale turno di ballottaggio il 4 giugno.
I Comuni al voto
In totale sono poco meno di 800 i Comuni interessati dalle elezioni amministrative 2023. Tra di questi ci sono diciassette capoluoghi di provincia e uno di regione.
Questi sono i Comuni capoluogo di provincia e di regione interessati dalla tornata 2023 delle elezioni amministrative: cliccando sul nome della città sarà possibile visualizzare l’apposita guida specifica.
- Ancona - ballottaggio
- Brescia - eletta Laura Castelletti (csx)
- Brindisi ballottaggio
- Catania - si vota il 28 e 29 maggio
- Imperia - eletto Claudio Scajola (cdx)
- Latina - eletta Matilde Celentano (cdx)
- Massa - ballottaggio
- Pisa - ballottaggio
- Ragusa - si vota il 28 e 29 maggio
- Siena - ballottaggio
- Siracusa - si vota il 28 e 29 maggio
- Sondrio - eletto Marco Scaramellini (cdx)
- Teramo - eletto Gianguido D’Alberto (csx)
- Terni - ballottaggio
- Trapani - si vota il 28 e 29 maggio
- Treviso - eletto Mario Conte (cdx)
- Udine - eletto sindaco Alberto Felice De Toni (csx)
- Vicenza - ballottaggio
Tra i Comuni non capoluogo di provincia, le altre principali città interessate dal voto sono Castellammare di Stabia, Bisceglie, Acireale, Monopoli, Licata, Ivrea, Torre del Greco, Fiumicino e Seregno.
La legge elettorale
Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di tipo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
In un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi per determinare chi saranno i consiglieri, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
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