Elezioni Ucraina: chi sta vincendo e perché sono importanti

Mario D’Angelo

31 Marzo 2019 - 14:30

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Si svolgono in queste ore le elezioni presidenziali in Ucraina. Il favorito? Un comico senza alcuna esperienza politica

Elezioni Ucraina: chi sta vincendo e perché sono importanti

Mentre la Slovacchia elegge la sua prima presidente donna, in un altro importante Stato dell’Europa dell’Est si tengono le elezioni nazionali: sono aperti dalle 7 di domenica 31 marzo i seggi dell’Ucraina. L’esito è incerto ed è sempre più probabile che si arriverà al ballottaggio, che si terrà il 21 di aprile. I sondaggi danno favorito un outsider della politica, il comico Volodymyr Zelensky, che ha recitato come presidente dell’Ucraina in uno show televisivo. Sempre più dubbia le rielezione del presidente uscente Petro Proshenko.

Perché sono importanti le elezioni in Ucraina

L’Ucraina è un Paese, per la sua particolare posizione, determinante da un punto di vista geopolitico. Stretto fra l’Europa e la Russia, aspira all’ingresso nell’Unione e nella Nato, sebbene la spinta dei partiti europeisti abbia subìto un brusco rallentamento.

L’Ucraina ha bisogno di un importante rinnovamento economico e sociale, e il suo mancato conseguimento potrebbero spingerla verso diversi destini. Da un lato, infatti, potrebbe diventare un importante baluardo della politica europea, dall’altra vedrebbe ancor più ristretta la propria autonomia nei confronti di Putin, che le ha anche strappato la Crimea.

Elezioni Ucraina: i principali candidati

Sono ben 39 i candidati alla corsa presidenziale, ma i principali sono 6. Fra questi, coloro che possono ancora sperare di arrivare al ballottaggio sono Petro Poroshenko, l’ex prima ministra Yulia Tymoshenko e Volodymyr Zelensky. Il primo si presenta come il candidato della continuità, ed ha attuato in Ucraina un processo di riforme da 17 miliardi di dollari vincolati al Fondo Monetario Internazionale. Gli effetti delle riforme, non completamente implementate, faticano ad arrivare e Poroshenko ha fallito sul tema della corruzione dilagante. Controversa, inoltre, è stata la sua scelta di introdurre la legge marziale per trenta giorni durante la crisi con la Russia.

Yulia Tymoshenko è stata due volte al governo, ha capitanato la Rivoluzione Arancione contro la corruzione e la frode elettorale nel 2004. La sua reputazione è stata macchiata da diverse investigazioni che hanno portato alla condanna a sette anni di carcere nel 2011. La sentenza è stata annullata dalla Corte europea per i diritti umani perché motivata da interessi politici.

Ma in testa ai sondaggi c’è Volodymyr Zelensky, ormai certo di avere più di una possibilità al ballottaggio. E pensare che la sua candidatura era nata quasi per scherzo. Nel 2015 ha interpretato la parte del presidente ucraino in un programma TV satirico molto famoso intitolato “Servo del Popolo”. Tre anni più tardi la produzione ha creato un partito politico con lo stesso nome, e il nome di Zelensky volava alto nei sondaggi già prima della sua candidatura ufficiale. Al momento dovrebbe ottenere oltre il 25% dei voti, Tymoshenko il 18% e Poroshenko il 13%.

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