Ecobonus: dalla detrazione alla bolletta. Ecco il duplice vantaggio per il contribuente

Valentina Pennacchio

14/07/2013

Ecobonus: dalla detrazione alla bolletta. Ecco il duplice vantaggio per il contribuente

Gli Ecobonus sono stati accolti con grande gioia dai contribuenti e dalle imprese, grazie alle agevolazioni previste per le ristrutturazioni, i mobili e gli elettrodomestici. Ricordiamo ancora una volta le detrazioni previste:

  • 50% per le ristrutturazioni, gli arredi fissi e in particolare l’acquisto di “mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”. Grazie agli emendamenti approvati in Senato a questo elenco si aggiunge il bonus elettrodomestici per quelli di classe non inferiore alla A+ (A per i forni);
  • 65% per l’efficienza energetica dell’abitazione (esempio installazione pannelli solari o impianti termici).

L’introduzione degli Ecobonus comporterà un duplice vantaggio nelle tasche dei contribuenti, che oltre a detrarre le spese suddette, potranno abbattere i costi della bolletta elettrica grazie ai nuovi elettrodomestici, più efficienti ed economici rispetto ai vecchi apparecchi.

La bolletta elettrica

Al fine di comprendere e valutare l’entità del risparmio portiamo ad esempio alcuni dati rinvenuti da una ricerca condotta da Enea sulla materia, a cui si aggiungono alcune valutazioni di Ceced Italia (che riunisce i produttori di elettrodomestici) e di Indesit Company:

  • 470-500 euro è il costo di una bolletta elettrica data da vecchi elettrodomestici;
  • 230 euro circa quello di una bolletta elettrica con elettrodomestici in classe A;
  • sotto i 130 euro quello della bolletta con elettrodomestici in classe A+++.

Gli elettrodomestici presi in esame sono quelli più usati e che quindi incidono di più sulla bolletta elettrica:

  • tv (40");
  • frigo freezer (300 litri, di cui 100 per i surgelati);
  • lavastoviglie (180 lavaggi, 12 coperti, lavaggio standard);
  • lavatrice (220 bucati, 5-6 kg, lavaggio a 40-50°C, pieno carico);
  • congelatore verticale (300 litri).

A questo punto dobbiamo spiegare la classe energetica degli elettrodomstici, visto che ognuno di essi consuma in maniera differente in base ad una vera e propria classe di consumo: dalla A (verde/bassi consumi) alla G (rossa/alti consumi).
Dal 2010 sono previste anche A+, A++ e A+++ e pensate che un A++ consuma la metà rispetto ad un elettrodomestico di classe A.
E’ stato stimato che l’uso di elettrodomestici in classe energetica più elevata ha una convenienza maggiore nelle famiglie numerose (almeno 5 persone).

Come risparmiare?

Con gli elettrodomestici il risparmio non risiede tanto nella tariffa bioraria, che secondo le associazioni di categoria assicurerebbe un risparmio di circa 6 euro, bensì nell’uso corretto degli stessi. Che significa?

Bisogna usare gli elettrodomestici secondo le istruzioni, praticare la giusta manutenzione, conferirgli la giusta posizione (il consumo dipende anche da questo) ed acquistare quelli con classe energetica più bassa perché, anche se la spesa oggi potrebbe essere maggiore, i risparmi di lungo termine saranno evidenti dal momento che i consumi degli elettrodomestici pesano per circa l’80% sulla bolletta dell’energia elettrica di casa, come ha evidenziato uno studio dell’Adiconsum.

A ciò aggiungiamo piccole accortezze per gli elettrodomestici di maggior consumo:

  • evitare la dispersione del calore lasciando per troppo tempo aperto lo sportello del congelatore o del frigo, che non deve essere troppo pieno per favorire la circolazione dell’aria (a differenza del congelatore che consuma meno quando è pieno visto che occorre meno energia per raffreddarlo);
  • preferire un forno ventilato perché l’aria calda circola in modo da garantire una temperatura interna uniforme e ciò, velocizzando la cottura, produce un notevole risparmio in termini di tempo e consumo dell’energia;
  • sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie ed utilizzarla solo a pieno carico (visto che il consumo è sempre lo stesso);
  • usare con moderazione il prelavaggio, che aumenta di circa 1/3 il consumo, e preferire lavaggi a basse temperatura, riservando i 90°C ad un bucato estremamente sporco (e resistente);
  • staccare sempre dalla presa i caricabatteria del cellulare quando non vengono usati perché continuano a consumare energia, così come computer, modem, tv in modalità stand by.

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