È giusto vietare gli smartphone a scuola? Il sondaggio

Redazione

9 Settembre 2025 - 12:55

In Francia, dove il divieto esiste dal 2018, molte scuole lo applicano attivamente con sistemi di armadietti. Ma è giusto regolarne l’uso anche in Italia? Il sondaggio di Money.it

È giusto vietare gli smartphone a scuola? Il sondaggio

Il dibattito sul divieto degli smartphone nelle scuole è diventato sempre più acceso, alimentato da preoccupazioni sul rendimento scolastico, il benessere psicologico e le relazioni sociali tra gli studenti. In Italia, una circolare del Ministero dell’Istruzione ha esteso il divieto di utilizzo in aula a tutti i gradi – dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado – con eccezioni previste per alunni con disabilità, disturbi dell’apprendimento e per usi motivati da necessità personali o didattiche specifiche. L’applicazione pratica dipende dall’autonomia delle singole scuole, che possono prevedere armadietti o cassette di sicurezza, con costi potenzialmente a carico delle famiglie.

I primi risultati positivi emergono rapidamente in diversi Paesi europei. In Olanda, il divieto già operativo ha portato a un miglioramento della concentrazione per il 75 % degli studenti e un aumento della socialità per il 59 %, con una percezione di maggiore sicurezza sociale in aula. In Francia, dove il divieto esiste dal 2018 per i bambini da 6 a 15 anni, molte scuole lo applicano attivamente con sistemi di armadietti. Nel Regno Unito, circa il 90 % delle scuole vieta l’uso durante le lezioni, anche se ogni istituto decide le modalità di applicazione. Ora arriva il turno dell’Italia ma è giusto vietarne l’uso?

È giusto vietare gli smartphone a scuola?

E’ questo il sondaggio che Money.it vuole rivolgere ai lettori mentre a livello europeo, la pressione per limitare l’uso scolastico degli smartphone è forte. Paesi come Finlandia, Danimarca, Olanda, Ungheria e Spagna hanno adottato misure restrittive, mentre in Irlanda si è investito per dotare le scuole di contenitori sicuri per i dispositivi. La Commissione Europea sta raccogliendo dati per valutare l’opportunità di una linea comune entro fine 2025.

Il contesto globale riflette questa tendenza. In Brasile, una legge federale vieta l’uso di smartphone in classe e nei corridoi, salvo per scopi educativi, emergenze o esigenze di salute. Già prima della legge, quasi due terzi delle scuole avevano restrizioni, e il 28 % le vietava completamente. In Finlandia, una nuova legge concede ai dirigenti scolastici il potere di confiscare dispositivi che creano disturbo e prevede regole chiare sull’uso durante lezioni e pause. In Portogallo, il divieto fino ai 12 anni ha prodotto risultati sorprendenti: una riduzione del 59 % del bullismo e del 57 % dei comportamenti distruttivi, secondo un progetto pilota.

Sul piano internazionale, l’UNESCO raccomanda il divieto perché lo smartphone è associato a rischi come cyberbullismo, disturbi del sonno, bassa autostima e calo delle prestazioni scolastiche. Favorire interazioni reali, attività fisica e sicurezza online sono motivi validi per limitare l’uso in classe.

Un esempio significativo arriva dal Regno Unito: nella città di St Albans, l’uso di smartphone tra gli alunni di una scuola primaria è sceso dal 75 % al 12 % in un solo anno grazie a una campagna comunitaria che ha coinvolto genitori e insegnanti.

Tuttavia, non mancano le posizioni critiche. Esperti di pedagogia sostengono che il divieto può essere controproducente se non accompagnato da un’educazione all’uso responsabile della tecnologia. Alcuni avvertono che vietare senza spiegare rischia di aumentare la dipendenza nascosta, mentre altri sottolineano che un provvedimento rigido può complicare il lavoro dei docenti senza risolvere il problema alla radice. Secondo queste voci, il coinvolgimento dei genitori e percorsi di educazione digitale condivisi rappresentano alternative più sostenibili.

E voi che ne pensate? E’ opportuno vietare gli smartphone nelle scuole italiane?

È giusto vietare gli smartphone a scuola?

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