Drogometro: al via test per guida sotto stupefacenti. Ecco come funziona

Francesco Scarpari

26 Luglio 2017 - 11:53

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Drogometro: in caso di guida sotto effetto di stupefacenti può essere disposto anche il sequestro del veicolo. Ecco come funziona il test.

Drogometro: al via test per guida sotto stupefacenti. Ecco come funziona

Il drogometro sarà esteso oltre l’ambito di applicazione di prova avviata già nel 2015. Il test sulla guida sotto effetto di stupefacenti è una parte della nuova stretta predisposta dal Ministero dell’Interno e che prevede anche un aumento dei controlli per uso di smartphone alla guida.

Il nuovo test per stupefacenti permette di essere eseguito in circa 8 minuti e consente di rivelare se il conducente ha fatto recentemente uso di droghe. Il drogometro è uno degli strumenti per raggiungere l’obiettivo europeo di una riduzione del 50% entro il 2020 sulle vittime per incidente stradale.

Come funziona il drogometro? Vediamo le informazioni più importanti circa il nuovo test.

Le caratteristiche del drogometro e come funziona

La Direttiva Minniti (Circolare n. 300/A/5620/17/144/5/20/3 del Ministero degli Interni) ha previsto l’estensione del cosiddetto drogometro oltre le 35 provincie in cui è già stato sperimentato. La procedura prevede test per accertare la presenza degli estremi richiesti dalla guida sotto effetto di stupefacenti. Vediamo come funziona nel dettaglio la misura di contrasto.

Il test con drogometro è già stato sperimentato a partire dal giugno 2015. La prova consiste nel prelievo di campioni di saliva, che verranno analizzati sul momento da parte della Polizia coadiuvata da membri del personale medico e paramedico. Nel caso venga riscontrata la guida sotto effetto di stupefacenti verranno prelevati due ulteriori tamponi da inviare a centri specializzati per analisi più accurate.

Il drogometro verrà messo in campo a seguito del normale alcool test. Se il risultato dell’etilometro accerta la guida sotto stato di ebbrezza verrà disposto in ogni caso il test per l’uso di stupefacenti.

Il drogometro può essere richiesto dalla Polizia quando insorgono dubbi circa il possibile uso di droghe da parte del conducente da parte di un semplice esame visivo.

Cosa succede in caso di positività

Se si risulta positivi al drogometro, ovvero al test per l’uso di droghe alla guida, la Polizia provvederà al ritiro cautelare della patente per 10 giorni (Codice della Strada, art. 187, c. 5-bis).

Il soggetto in guida sotto effetto di stupefacenti sarà inoltre sottoposto al prelievo di due ulteriori campioni biologici di saliva per accertamenti successivi. Le provette saranno contrassegnate da un codice numerico e a barre e dovranno essere controfirmate dall’interessato.

I due campioni aggiuntivi (uno per l’analisi, il restante un controcampione) potranno essere richiesti al conducente anche se avrà passato il test con il drogometro al persistere di sospetti da parte della Polizia circa l’uso di droghe.

Le provette verranno analizzate entro 7 giorni lavorativi. Se confermeranno la sussistenza della guida sotto effetto di stupefacenti, viene ritirata la patente per ipotesi di reato e operato il sequestro del veicolo.

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