Dpcm, da oggi le nuove regole: cosa si può fare e cosa no dal 6 marzo

Violetta Silvestri

6 Marzo 2021 - 09:30

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Oggi, 6 marzo, si applicano le nuove misure del Dpcm valido per un mese. Divieti e restrizioni saranno in vigore fino a Pasqua: cosa si può fare e cosa no dal 6 marzo al 6 aprile?

Dpcm, da oggi le nuove regole: cosa si può fare e cosa no dal 6 marzo

Scattano oggi, 6 marzo, le nuove regole contenute nel primo Dpcm firmato da Mario Draghi.

Le misure stabilite nel testo e in vigore fino al 6 aprile, a coprire dunque anche le festività della Pasqua, ribadiscono una linea piuttosto severa.

La situazione epidemiologica dell’Italia resta in stretta osservazione, con i contagi in accelerazione, aggravati dalla diffusione delle varianti. In crescita anche i ricoveri, con rinnovati timori per le capacità ospedaliere.

Mentre si cercano soluzioni per velocizzare la campagna vaccinale, il Dpcm in vigore da oggi 6 marzo cercherà di arginare l’espandersi del virus. Come? Di seguito divieti e restrizioni da rispettare fino al 6 aprile: cosa si può fare e cosa no?

Dpcm 6 marzo: cosa si può fare

Il Dpcm mantiene innanzitutto la ripartizione del territorio in fasce di colore, dal rosso al bianco, passando anche per la novità dell’arancione scuro che può essere decretato da governatori e sindaci.

In generale, le misure scattate da oggi sabato 6 marzo per la nazione, stabiliscono che si può:

  • fare attività motoria individuale all’aperto;
  • fare shopping nei negozi anche non essenziali in zone bianche, gialle, arancioni;
  • visitare musei nei giorni infrasettimanali nelle zone gialle;
  • andare in musei in zona gialla anche sabato e domenica dal 27 marzo;
  • andare al cinema e al teatro dal 27 marzo in zona gialla;
  • consumare al bar, pub, pasticceria, ristorante fino alle 18.00 in zona gialla;
  • ordinare l’asporto da ristoranti fino alle 22.00 in zone arancione e rossa;
  • andare in negozi di prima necessità in qualsiasi fascia di colore;
  • muoversi dalle ore 05.00 alle ore 22.00 (23.30 in Sardegna) in qualsiasi fascia di colore;
  • visitare un parente o un amico non convivente al giorno in un’abitazione privata diversa dalla propria, in ambito regionale in zona gialla e solo sul territorio comunale in zona arancione

Da sottolineare, che il coprifuoco resta quindi in vigore sull’intero territorio nazionale dalle ore 22.00 alle ore 05.00 e che si mantiene l’obbligo di indossare la mascherina sempre nei luoghi chiusi, all’aperto e di mantenere la distanza di un metro.

I divieti dal 6 marzo al 6 aprile

L’allerta è massima nel nostro Paese. Per questo, il Dpcm valido da sabato 6 marzo stabilisce in modo chiaro divieti e restrizioni. Ecco cosa non si può fare fino a Pasqua:

  • spostarsi dalle ore 22.00 alle ore 05.00 se non per motivi di necessità, lavoro, salute;
  • visitare un parente o un amico in abitazione privata diversa dalla propria in zona rossa;
  • spostarsi fuori regione fino al 27 marzo;
  • andare in piscina, palestra, centro termale e benessere, impianti sciistici (restano tutti chiusi in ogni fascia di colore);
  • praticare sport di contatto (restano vietati ovunque);
  • andare al cinema, al teatro, al museo in zona arancione e rossa;
  • fare shopping in negozi non essenziali in zona rossa;
  • acquistare con asporto nei bar dopo le 18.00 (in tutte le fasce di colore è vietato);
  • pranzare al ristorante in zona arancione e rossa;
  • cenare al ristorante in ogni fascia di colore (tranne bianca)
  • andare da parrucchiere ed estetista in zona rossa (tali attività sono chiuse in questa fascia di colore)

Tutte le azioni, i servizi e le attività appena elencate sono quindi vietate con l’entrata in vigore del Dpcm dal 6 marzo.

Capitolo speciale anche per la scuola: in zona rossa lezioni in presenza sospese, mentre in territori arancioni e gialli didattica in aula alle superiori per un range di 50-75% delle lezioni.

Importante ribadire che il nuovo Dpcm del Governo Draghi lascia la possibilità a governatori e sindaci di attuare restrizioni più severe e indire colori specifici per aree ad alto rischio.

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