Dollaro in calo del 10%, tassi BCE verso l’1,5%: ecco come gli investitori europei si preparano al 2025

Guido Giaume

13 Giugno 2025 - 06:35

Rivalità USA-Cina, instabilità mediorientale e flussi globali in movimento: portafogli bilanciati con 40% bond, 45% azioni e 10% materie prime per proteggersi e crescere

Dollaro in calo del 10%, tassi BCE verso l’1,5%: ecco come gli investitori europei si preparano al 2025

In un contesto internazionale segnato dalla crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina, dalla crescente influenza economica cinese sulla Russia e dall’instabilità in Medio Oriente, il terreno per potenziali turbolenze finanziarie si fa sempre più fertile. A queste tensioni si aggiunge l’instabilità interna americana, che contribuisce a creare un quadro complesso per gli investitori globali. Per l’investitore europeo, questo scenario richiede un approccio strategico che contempli protezione e crescita in equilibrio, sfruttando le dinamiche di mercato emergenti.

Le previsioni indicano una debolezza del dollaro fino al -10% nei prossimi dodici mesi, con un progressivo spostamento dei flussi finanziari dall’azionario statunitense verso i mercati europei e emergenti. In Europa, la politica monetaria dell’ECB suggerisce ulteriori possibili tagli dei tassi, con una discesa potenziale fino all’1,5% entro fine anno, favorendo così il mercato obbligazionario in euro. Questi fattori delineano un’opportunità per gli investitori di approfittare del rialzo del mercato europeo azionario stimato attorno al +25% e di una valuta europea più forte, riducendo nel contempo l’esposizione al dollaro USA.

La strategia raccomandata prevede una diversificazione accurata tra asset obbligazionari, azionari e materie prime, con una particolare attenzione alla protezione dal rischio valutario e alla flessibilità tattica. L’allocazione suggerita privilegia titoli di stato europei, in particolare quelli con duration medio-lunga e provenienti da paesi come Germania, Italia, Spagna e Grecia, in considerazione della compressione degli spread e della fiducia fiscale. Nel comparto corporate, si prediligono aziende a rating investment grade nei settori difensivi, con duration medio breve, per bilanciare rendimento e rischio. [...]

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