Dollaro ben acquistato. FED alzerà i tassi prima del previsto

Nicola D’Antuono

21 Marzo 2014 - 07:08

La FED è pronta a normalizzare la politica monetaria, che negli ultimi anni era stata fortemente accomodante. Il dollaro americano potrebbe così risalire la china

Dollaro ben acquistato. FED alzerà i tassi prima del previsto

L’ultima riunione della Federal Reserve ha risollevato il dollaro americano, che stava vivendo una fase difficile a causa delle aspettative di rallentamento del tapering dopo la pubblicazione di una serie di dati macroeconomici deludenti. In realtà l’istituto monetario di Washington si è dimostrato più aggressivo del previsto. Il tapering continua ad andare avanti a un ritmo di 10 miliardi di dollari al mese, mentre i tassi di interesse potrebbero essere alzati per la prima volta a inizio 2015, ovvero qualche mese prima del previsto. Gli investitori si stanno convincendo che la FED non bloccherà in corso d’opera il programma di normalizzazione della politica monetaria, già avviato lo scorso anno.

Sul forex il dollaro americano sta beneficiando della rivisitazione della forward guidance della FED e delle prospettive di costante riduzione degli stimoli monetari, ora ridotti a 55 miliardi di dollari al mese. Il tasso di cambio EUR/USD, che sembrava ormai in procinto di effettuare il breakout di 1,40, ha sperimentato una forte correzione. Ieri i prezzi sono scesi sui minimi a due settimane circa in area 1,3750. La presenza della EMA50, che funge da supporto dinamico al trend rialzista di medio periodo, potrebbe però favorire un rimbalzo tecnico. Tuttavia il biglietto verde sta beneficiando dell’aumento di posizioni long di breve periodo, anche a seguito della pubblicazione di alcuni market mover positivi, come quelli di ieri (Philly FED e Leading Indicator).

Se anche il supporto di 1,3750 dovesse cedere definitivamente, il cambio euro/dollaro potrebbe accelerare vistosamente al ribasso riportandosi sul successivo supporto di 1,37 o addirittura a 1,3640. In caso di rimbalzo tecnico, invece, il cambio euro/dollaro potrebbe andare ad effettuare il test dell’area di resistenza compresa tra 1,38 e 1,3830. Non sarà facile superare nuovamente questa key area, ma chiaramente un ritorno deciso sopra questi livelli sarebbe un segnale di forza notevole che potrebbe dare il via a un nuovo robusto rally con target a 1,40 prima e 1,4250 nel giro di poche settimane. Il dollaro americano risulta ben acquistato anche nei confronti di altre valute, tra le quali anche la sterlina visto che il cable è sceso sotto 1,6480 ai minimi da oltre un mese.

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