Le indecision “doji” candle sono tra i segnali operativi più sottovalutati dai trader di breve termine: la loro comparsa anticipa spesso un punto di svolta del mercato
Nella candlestick analysis esistono numerosi pattern grafici interessanti. Tra questi viene spesso sottovalutata l’efficacia delle candele “doji”, ovvero quelle che presentano lunghe code (sia superiore che inferiore) e un corpo molto piccolo o addirittura inesistente (ovvero apertura e chiusura coincidono). Le doji candle sono sinonimo di indecisione del mercato. Tuttavia, da un punto di vista statistico, quando appaiono su una zona di supporto o di resistenza, possono fornire indicazioni operative molto importanti. In genere diventano un segnale di inversione della tendenza.
Per comprendere meglio il concetto appena evidenziato andiamo a dare un’occhiata al grafico mostrato in basso sull’indice azionario americano Dow Jones, interessato da una fase lateral-rialzista tra febbraio e ottobre 2014. Durante questo periodo l’indice ha evidenziato una tendenza rialzista non particolarmente pronunciata, accompagnata spesso da improvvise cadute dei prezzi. Tuttavia tali discese sono state sempre arrestate su una zona di supporto posta in area 15900.
Questa area del prezzo si è dimostrata anche una event area, in quanto caratterizzata più volte da eventi di price action molto rilevanti (breakout, test del minimo precedente, pullback, etc.). A un certo punto avviene un sell-off molto con tanto di spike finale sul supporto chiave. Qui appare una indecision “doji” candle, che tra l’altro è anche una inside bar. Il segnale long scatta al superamento del massimo della candela di setup. I prezzi saliranno fin sopra 18000 punti, offrendo una ghiotta opportunità di guadagno ai trader di breve termine.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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