Dogecoin adotterà il protocollo Proof of Stake. Cosa dobbiamo aspettarci?

Gabriele Stentella

9 Febbraio 2022 - 12:09

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La criptovaluta Dogecoin migrerà verso il protocollo PoS, grazie all’aiuto del creatore di Ethereum Vitalik Buterin. Rialzo delle quotazioni in vista?

Dogecoin adotterà il protocollo Proof of Stake. Cosa dobbiamo aspettarci?

Dogecoin si prepara ad abbandonare il protocollo di rete Proof of Work (PoW) per abbracciare il Proof of Stake (PoS), grazie al quale la criptovaluta del cane shiba potrà divenire una delle valute digitali meno inquinanti del mercato. Lo hanno riferito fonti della Doge Foundation, l’ente senza scopo di lucro che si occupa dello sviluppo della Blockchain della crypto-meme, ufficializzando l’inizio della collaborazione con un’autorevole personalità del mondo crypto: Vitalik Buterin, lo sviluppatore russo-canadese creatore di Ethereum.

Ultimamente molte criptovalute hanno preso in considerazione l’abbandono del protocollo PoW, a causa dell’enorme dispendio di energia a esso correlato e delle ripercussioni sull’ambiente. Le valute digitali più ecosostenibili finiscono spesso per essere preferite dagli investitori e per questo, il passaggio al protocollo Proof of Stake potrebbe sostenere la crescita di lungo periodo di Dogecoin.

Dogecoin migrerà verso un protocollo ecosostenibile

La community di Dogecoin e Vitalik Buterin sono al lavoro per favorire la migrazione della crypto-meme verso il protocollo Proof of Stake nel minor tempo possibile. Già a dicembre 2021 la Doge Foundation aveva prospettato l’adozione del PoS, e la possibilità per i possessori dei token digitali di prendere parte alla governance e alla gestione della rete.

In un’intervista recente, Buterin ha reso noto che le maggiori criptovalute del mercato possiedono già dei piani per abbandonare il Proof of Work in favore di alternative più green.

“Tutte le principali criptovalute, tranne una, hanno un piano attivo per passare al Proof of Stake. Immagino che le argomentazioni saranno ancora più facili da esporre, una volta saputo che Ethereum è Proof of Stake, e una volta saputo che i piani di Dogecoin e Z-cash sono più avanti”.

Sebbene il creatore di Ethereum non abbia specificato quale sia l’unica criptovaluta sprovvista di un piano per transitare verso il PoS, in molti hanno pensato possa trattarsi di Bitcoin.

PoS: quali effetti sulle quotazioni di Dogecooin?

La notizia del passaggio al protocollo Proof of Stake è stata accolta positivamente da molti trader e appassionati di criptovalute, dato che il mercato e gli investitori istituzionali stanno dando molto peso alle scelte ambientali dei miner e delle community che gestiscono progetti crittografici.

Alla luce di ciò, non è da escludere che le quotazioni di Dogecoin possano andare incontro a una nuova risalita nei prossimi mesi. Tuttavia il prezzo della crypto-meme si è storicamente mostrato suscettibile a molteplici fattori e non è facile fare previsioni sul suo andamento futuro.

Da inizio anno Dogecoin ha perso l’8% del suo valore e da qualche settimana non è più tra le prime dieci crypto con la più alta capitalizzazione di mercato: al momento della scrittura dell’articolo, il marketcap della valuta digitale dello shiba non supera i $21 miliardi.

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