Dis-Coll dottorandi borsisti e assegnisti: cos’è, quanto spetta e requisiti per la domanda

Simone Micocci

09/03/2022

09/03/2022 - 12:49

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All’interruzione di una carriera nella ricerca accademica si può avere accesso alla Dis-Coll, riconosciuta - in presenza di alcuni requisiti - anche a dottorandi borsisti e assegnisti.

Dis-Coll dottorandi borsisti e assegnisti: cos’è, quanto spetta e requisiti per la domanda

La Dis-Coll è quell’indennità di disoccupazione che in determinate condizioni spetta anche ai dottorandi borsisti e agli assegnisti di ricerca. Tra gli ammortizzatori sociali riconosciuti dal nostro ordinamento, dunque, ce n’è uno che va a tutelare coloro che interrompono, involontariamente, un periodo di occupazione nell’ambito della ricerca accademica.

Solitamente si pensa che la Dis-Coll spetti solamente a coloro che interrompono una collaborazione, ma non è così in quanto - appunto - tra le categorie che possono accedere a tale misura ci sono anche coloro che hanno intrapreso una carriera lavorativa nella ricerca che tuttavia si è poi introdotta.

Uno strumento nato appunto per tutelare i lavoratori atipici, il quale è stato persino potenziato dalla legge di Bilancio 2022 con la quale ne è stata estesa la durata. Le regole per borsisti e dottorandi sono le stesse di quelle previste in caso di cessazione di una collaborazione: vediamo dunque quali sono requisiti e importi, così come pure le tempistiche e la modalità per la domanda.

Dis-Coll, quando spetta all’interruzione di un periodo di ricerca: i requisiti

Tra le categorie che possono accedere alla Dis-Coll ci sono:

  • assegnisti di ricerca: quelle figure professionali che operano nel campo della ricerca scientifica le quali, secondo quanto stabilito dalla legge 240/2010, vengono retribuite per mezzo del cosiddetto assegno di ricerca, per una durata compresa tra gli 1 e i 3 anni per ogni bando. Per ogni soggetto, tuttavia, non può essere superato il limite massimo cumulativo di 6 anni;
  • dottorandi di ricerca: coloro che prendono parte a quello che a oggi è il grado d’istruzione più elevato all’interno dell’ordinamento accademico italiano, un percorso che solitamente ha una durata che varia dai 3 ai 5 anni. Tuttavia, la Dis-Coll vale solamente per coloro che hanno svolto un dottorato retribuito con borsa di studio, ossia per quelli che si sono collocati nei primi posti della relativa graduatoria.

Alla cessazione di un assegno di ricerca o di un periodo di dottorato con borsa di studio, dunque, si può richiedere la Dis-Coll, a patto che la perdita dell’occupazione sia stata involontaria. Non vi rientrano, dunque, coloro che rinunciano alla borsa di studio prevista dal dottorato, i quali tra l’altro devono anche rimborsare all’ateneo la tassa d’iscrizione all’anno in corso e l’importo della borsa se iscritti al primo anno.

È anche fondamentale la sola iscrizione alla Gestione separata; l’indennità non spetta a coloro che nel contempo sono anche titolari di Partita IVA, né a chi nel contempo ricopre la carica di amministratore, sindaco, o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.

Inoltre, per poter presentare domanda bisogna aver acquisito lo stato di disoccupato al momento della prestazione della domanda, oltre ad aver acquisito almeno un mese di contribuzione nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno precedente l’evento di cessazione dal lavoro e l’evento stesso.

Dis-Coll per dottorandi e assegnisti di ricerca: domanda e quando decorre

La Dis-Coll decorre dall’8° giorno successivo alla cessazione dell’assegno o del dottorato di ricerca con borsa di studio quando la domanda viene presentata entro l’8° giorno. Per le richieste che vanno oltre questo termine, invece, la Dis-Coll decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

La richiesta va presentata telematicamente al sito dell’Inps. Si può fare in autonomia - disponendo delle credenziali Spid, Cie o Cns - utilizzando l’apposito servizio disponibile nell’area personale MyInps, o in alternativa chiamando al numero verde dell’Istituto o rivolgendosi a un patronato.

C’è un termine preciso entro cui presentare la domanda: 68 giorni, calcolati dalla data di cessazione dell’assegno di ricerca o dottorato di ricerca con borsa di studio.

Dis-Coll per dottorandi e assegnisti di ricerca: durata e calcolo importo

La legge di Bilancio 2022 ha introdotto un’importante novità per quanto riguarda la durata della Dis-Coll che si applica anche per borsisti e assegnisti di ricerca. Nel dettaglio, la durata massima passa da 6 a 12 mesi.

Per il calcolo della durata va comunque presa la metà dei mesi di contribuzione presenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di cessazione del periodo coperto da borsa di studio o assegno di ricerca e l’evento stesso.

Per quanto riguarda il calcolo dell’importo, invece, dal 1° gennaio 2022 questo è così determinato:

  • si prende il 75% del reddito medio mensile fino a una soglia di 1.250,87€;
  • si aggiunge alla suddetta quota il 25% della retribuzione media che supera la quota di 1.250,87€.

Da questo calcolo però non può comunque risultare un importo di Dis-Coll superiore a 1.360,77€ (massimale 2022). Inoltre, per le sole prestazioni riconosciute per gli eventi verificatisi nel 2022, a partire dal 6° mese si applica una riduzione mensile pari al 3% dell’importo percepito.

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