Detrazione spese mediche, novità 2016. A chi spetta e quali sono?

Rosaria Vincelli

17 Maggio 2016 - 07:45

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Dichiarazione dei redditi 2016: a chi spettano e quali sono le tipologie di detrazioni fiscali spese mediche riconosciute dall’attuale normativa? Ecco la guida completa.

Detrazione spese mediche, novità 2016. A chi spetta e quali sono?

E’ possibile detrarre a fini IRPEF le spese mediche sostenute durante l’anno di riferimento della Dichiarazione dei redditi, ma vediamo a chi spetta la detrazione, per quali farmaci e prestazioni e come si calcola. Ecco tutte le novità previste per il 2016.

Per un approfondimento generale sulle detrazioni fiscali Irpef utilizzabili nella dichiarazione dei redditi 2016 i lettori interessati possono fare riferimento a:
Guida alle detrazioni fiscali 2016 nella dichiarazione dei redditi lavoratori dipendenti

Detrazione spese mediche 2016: a chi spetta

La detrazione fiscale delle spese mediche sostenute durante l’anno cui si riferisce la Dichiarazione dei redditi, spetta ad ogni contribuente che abbia acquistato beni o servizi legati a prestazioni medico-sanitarie qualora sia stato raggiunto l’importo di 129,11 euro.

Ogni contribuente può, quindi, detrarre a fini IRPEF le spese mediche sostenute per se stesso e per i familiari fisicamente a proprio carico, come indicato dall’art. 433 del codice civile:

  • coniuge;
  • figli;
  • genitori;
  • generi e nuore;
  • suoceri;
  • fratelli e sorelle.

In alcuni casi è possibile detrarre anche le spese sostenute da familiari non a carico del contribuente e beneficiare, quindi, dello sgravio fiscale. Ciò è possibile, però, solo qualora il familiare non a carico possieda un reddito inferiore a 2.840,51 euro, abbia un’esenzione sulla spesa sanitaria pubblica (DM 329/99) e per la parte di detrazione che non riesce a rientrare nella Dichiarazione dei redditi propria del parente non a carico.

I genitori possono approndire tutte le regole sulle detrazioni fiscali per i figli a carico nel seguente approfondimento:
Detrazioni fiscali 2016 per i figli: adozioni, asili nido, spese mediche, istruzione e sport

Detrazione spese mediche 2016: farmaci e prestazioni detraibili

La detrazione delle spese mediche è possibile sia per beni che servizi legati all’ambito medico-sanitario. Nello specifico, sono detraibili:

  • prestazioni chirurgiche e ospedaliere (ricoveri, trapianti etc.);
  • analisi cliniche, radiografie;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto di protesi dentarie e sanitarie;
  • prestazioni mediche generiche;
  • acquisto di farmaci;
  • cure termali prescritte dal medico (escluse la spese sostenute per il viaggio e durante il soggiorno).

Ricordiamo che tra le prestazioni chirurgiche e ospedaliere detraibili non figurano le operazioni a carattere solo ed esclusivamente estetico.

Per quanto riguarda i farmaci, è bene sottolineare che sono detraibili solamente quelli che sono classificati come medicinali (con bugiardino sottoscritto dal Ministero della Salute italiana), mentre non figurano parafarmaci, integratori alimentari e prodotti per bambini.

Detrazione spese mediche 2016: come si calcola

L’aliquota per il calcolo della detrazione relativa alle spese mediche è del 19% e l’importo da raggiungere per poter beneficiare dell’agevolazione è pari a 129,11 euro.

Quindi, per calcolare la detrazione è necessario:

  • sommare le spese medico-sanitarie detraibili, come suindicato;
  • sottrarre l’importo di 129,11 euro (somma che bisogna raggiungere per ottenere il beneficio);
  • calcolare sul risultato il 19% (risultato moltiplicato per 19 diviso 100).

Detrazione spese mediche 2016: novità

Con la Legge di Stabilità 2016, con l’obiettivo di rendere più agevole ai contribuenti la compilazione della Dichiarazione dei redditi, non è più necessario conservare le ricevute fiscali di alcuni beni e servizi al fine di documentare le spese sostenute, anche se si consiglia di conservarle come prova, soprattutto nei casi in cui il modello 730/2016 venga modificato dal contribuente o dall’intermediario prima di essere trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate.

Dal 2016, infatti, sono le strutture medico-sanitarie pubbliche e private a dover inviare direttamente all’Agenzia delle Entrate le informazioni sulle spese medico-sanitarie dei cittadini attraverso il Sistema Tessera Sanitaria.

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