Crollo Saipem, analisi tecnica: la discesa oltre la perdita del contratto sul Mar Nero

Riccardo Sassola

9 Luglio 2015 - 13:31

Il lungo “periodo no” di Saipem ora porta con sé anche perdita del contratto sul Mar Nero. Cronaca delle molte difficoltà della società e analisi tecnica del titolo in Borsa.

Crollo Saipem, analisi tecnica: la discesa oltre la perdita del contratto sul Mar Nero

Per il titolo Saipem, sembra non esserci fine al ribasso, esempio di quanto le concomitanze di eventi incidono in maniera preponderante sull’andamento del prezzo di borsa di un titolo.

Tutti noi abbiamo impresso ancora nella memoria quando il titolo toccava a fine 2012 i livelli di 40 euro per azione. 
Era l’apice, i giudizi di buy si sprecavano, non c’era nulla che potesse far presagire una discesa minima del prezzo.

Poi, il 2013 è stato l’anno nero dove il nuovo CEO, nell’arco di sei mesi, lanciò due Profit- Warning che portarono il titolo a perdere circa il 60-70% del proprio valore.

Accusato il colpo, Saipem, seppur lentamente, ha iniziato una fase di recupero che lo ha portato a guadagnare il 70% tornando a scambiare intorno ai 20 euro ad azione.

Quando sembrava ritornare un velato ottimismo è iniziata la crisi in Ucraina che ha comportato un inasprimento dei rapporti dei paesi occidentali con la Russia, la quale ha deciso di cancellare il progetto South-Stream di cui la Saipem era una delle aziende che si era aggiudicata una parte consistente degli appalti.

A questa notizia si è aggiunto, nel tempo, i rumors sulla necessità di un aumento di capitale, cosa che non ha fatto altro che incentivare la fuga dal titolo portandolo a toccare i nuovi minimi in area 7,08

Senza poi dimenticare che il prezzo del petrolio in questo periodo è sceso notevolmente.

L’ultima delle notizie che ha fatto perdere di nuovo il 5% al titolo Saipem è quella di oggi sulla perdita del contratto sul Mar Nero.

Saipem: analisi tecnica

Analizzando il grafico, possiamo notare che agli attuali prezzi vi è un ADX che indica un trend forte (45.67) che comincia ad avvicinarsi in questo caso a livelli di ipervenduto e gli oscillatori Dmi hanno una forte divergenza, che però non tendono ancora a richiudersi indicando che potrebbero persistere ancora situazioni di vendita.

Il titolo, nonostante la fase discendente sia ancora marcata, sembra voler provare a testare il supporto in area 8.14 prima di raggiungere la base di 7.66.

Un’eventuale stabilizzazione su questi prezzi, unita ad un restringimento della convergenza del DMI, potrebbe dare un po’ di respiro al titolo portandolo a puntare ad un primo target price in area 9 euro.

Lo scopo di questo documento è solo puramente informativo.
Tale documento non fornisce ne intende fornire nessun consiglio d’investimento.

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